FLORHAM PARK, N.J. - Cellectar Biosciences, Inc. (NASDAQ: CLRB), azienda biofarmaceutica specializzata in oncologia, ha riportato i risultati positivi di uno studio clinico di Fase 1 con iopofosina I 131 in combinazione con la radioterapia a fasci esterni (EBRT) per il trattamento del carcinoma a cellule squamose ricorrente della testa e del collo.
Lo studio, sostenuto da una sovvenzione SPORE, ha mostrato un tasso di remissione completa del 64% e un tasso di risposta globale del 73% nei pazienti con malattia altamente refrattaria.
Lo studio ha incluso 12 pazienti precedentemente sottoposti a vari trattamenti, tra cui chemioradioterapia, chirurgia o una combinazione di entrambi. I risultati, presentati al recente Multidisciplinary Head and Neck Cancers Symposium, hanno dimostrato un tasso di sopravvivenza globale del 67% e un tasso di sopravvivenza libera da progressione del 42% a un anno.
Iopofosina I 131 è stata somministrata a una dose frazionata fissa, seguita da EBRT per completare la dose di radiazioni secondo il piano di reirradiazione. Secondo l'azienda, la terapia combinata è stata ben tollerata e gli eventi avversi osservati erano coerenti con il profilo di tossicità noto del farmaco, soprattutto citopenie.
Il successo della sperimentazione suggerisce che la combinazione di iopofosina ed EBRT può non solo colpire il tumore primario, ma anche avere un effetto sinergico sulla malattia micrometastatica al di là del campo di radiazione convenzionale. Questo potrebbe potenzialmente applicarsi a una varietà di tumori solidi.
L'attenzione di Cellectar per lo sfruttamento della sua piattaforma proprietaria Phospholipid Drug Conjugate™ (PDC) mira a migliorare il bersaglio dei trattamenti antitumorali, riducendo gli effetti fuori bersaglio e aumentando l'efficacia.
L'azienda ha una pipeline di prodotti che comprende l'asset principale iopofosina I 131, programmi chemioterapici PDC preclinici e asset PDC in partnership.
Questa notizia si basa su un comunicato stampa di Cellectar Biosciences, che sta attualmente intraprendendo collaborazioni di ricerca e sviluppo per promuovere i suoi obiettivi di trattamento del cancro. L'azienda ha già riportato dati favorevoli nelle neoplasie ematologiche, tra cui i risultati dello studio pivotale CLOVER WaM nella macroglobulinemia di Waldenstrom, indicando un'ampia attività clinica della iopofosina anche nei tumori solidi.
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