Di Scott Kanowsky
Investing.com - Nuovo capitombolo in Borsa per Cineworld (LON:CINE), il secondo operatore cinematografico al mondo crollato ai minimi storici martedì dopo aver annunciato un piano di riorganizzazione con il tribunale fallimentare statunitense del Texas che azzererà il valore di tutti gli azionisti esistenti.
Il titolo sta perdendo oltre il 25% a Londra a 1,28 pence, mentre negli ultimi 12 mesi la capitalizzazione è stata praticamente azzerata (-96%).
In un comunicato, la società ha fatto sapere che la decisione ha avuto ha il sostegno dei creditori che detengono circa l'83% dei prestiti con scadenza 2025 e 2026, nonché una linea di credito revolving con scadenza 2023. La società ha aggiunto che il piano, che deve ancora essere approvato dal tribunale del Texas, non prevede "alcun recupero per i detentori delle partecipazioni esistenti di Cineworld".
Ad inizio aprile, la società aveva annunciato di essere in procinto di uscire dalla procedura fallimentare di cui al Capitolo 11 negli Stati Uniti, dopo aver raggiunto un accordo con i creditori per una significativa riduzione del debito e un'iniezione di nuovo capitale.
L'accordo prevede che i creditori scambino 4,53 miliardi di dollari di debito con azioni, e che immettano nel gruppo altri 800 milioni di dollari attraverso un'emissione di diritti con uno sconto del 25% sul valore implicito delle azioni della nuova società.
Inoltre, verrà garantito a Cineworld un finanziamento di 1,46 miliardi di dollari in termini di debito per uscire dalla bancarotta di cui al Capitolo 11.
Ricordiamo che la società è crollata sotto il peso dei debiti da quando è scoppiata la pandemia, con le restrizioni che hanno negato alla società le entrate necessarie per far fronte al debito contratto dopo l'acquisizione della canadese Cineplex.
La ricapitalizzazione ripagherà completamente il finanziamento di 1,94 miliardi di dollari concordato all'inizio della procedura di Chapter 11, mentre il gruppo è ancora in trattative per vendere le sale cinematografiche al di fuori di Stati Uniti, Regno Unito e Irlanda.