Di Alessandro Albano
Investing.com - Lo scandalo Archegos continua ad essere l'ombra di Credit Suisse (SIX:CSGN). Pesanti le vendite sul titolo, che cede il -5,5% a Zurigo dopo che la banca d'investimento svizzera ha annunciato che la perdita netta registrata nel primo trimestre 2021 è legata in gran parte al crac dell'hedge fund statunitense di Bill Hwang.
I primi tre mesi della banca si sono chiusi con una perdita netta di circa 252 milioni di franchi, nonostante un aumento del 31% dei ricavi saliti a quota 7,6 miliardi di franchi su base annua, con una solida performance della gestione patrimoniale (+3%) e dell'Investment Bank (+80%). Il risultato pre-tax si è attestato a -757 milioni di franchi, contro i +1,2 miliardi registrati un anno prima,.
Il dato sulla perdita netta risulta, comunque, migliore delle previsioni degli analisti sentiti da Investing.com, che si attendevano una perdita di 722 milioni di franchi, ed è superiore, inoltre, alle attese della stessa banca che aveva stimato un passivo di 900 milioni derivante dall'hedge fund.
In termini patrimoniali, il coefficiente CET1 è stato pari al 12,2%, contro le aspettative per 12,1%, motivo che ha spinto la banca elvetica ad annunciare un rafforzamento di capitale che prevede il collocamento di 203 milioni di azioni tramite due serie di obbligazioni convertibili (circa 1,9 mld di franchi visto il prezzo del titolo di 8,76). Il target della banca sul CET1 è del 13%.
Intanto, l'autorità di controllo elvetica (Finma), ha aperto un'indagine sulle perdite legate al caso Archegos, mentre come riportato dal Wall Street Journal, il gruppo elvetico avrebbe accumulato oltre $20 miliardi di esposizioni sul fondo, non monitorati dalla banca svizzera se non prima della liquidazione delle posizioni da parte del fondo.
Il gruppo bancario, che ha già chiuso il 97% dell'esposizioni sul fondo speculativo, prevede ora un ulteriore impatto di 600 milioni di franchi nel secondo trimestre, seguito da un rallentamento dell'attività di investment banking.
Ad inizio di aprile, la banca aveva comunicato gli oneri derivanti dal crollo di Archegos. Oneri che hanno poi portato ad un giro di teste nella parte più alta del management. "I nostri risultati per il primo trimestre del 2021 - aveva affermato il Ceo Thomas Gottstein - sono stati significativamente influenzati dalla perdita di 4,4 miliardi di franchi relativi a un hedge fund statunitense".
"La perdita che riportiamo questo trimestre, per questo motivo, è inaccettabile. Insieme al cda, abbiamo intrapreso passi significativi per affrontare questa situazione, come modifiche ai nostri processi aziendali e di controllo". A farne le spese sono stati il responsabile dell'investment banking Brian Chin e la Chief Risk and Compliance Officer Lara Warner.
Sul titolo, la banca d'affari britannica Barclays (LON:BARC) ha abbassato il target price a 12 franchi dai precedenti 14, ma ha lasciato il rating fermo a Overweight.