di Pamela Barbaglia e Valentina Za
LONDRA/MILANO (Reuters) - Creval (MI:PCVI) si prepara a dare battaglia per migliorare il prezzo dell'Opa annunciata da Credit Agricole (PA:CAGR), ritenendo che quello offerto dal gruppo francese non valorizzi adeguatamente l'istituto.
Lo dicono due fonti a conoscenza della vicenda secondo cui Creval dovrebbe incaricare Bank of America (NYSE:BAC), Mediobanca (MI:MDBI) e lo studio legale RCCD come advisor per assistere la banca.
Il Cda di Creval ieri ha esaminato l'offerta di Credit Agricole Italia, definendola "inattesa e non concordata" e ha conferito delega all'AD Luigi Lovaglio di nominare gli advisor finanziari e legali.
Secondo le fonti i mandati verranno formalizzati nel Cda del prossimo 3 dicembre.
L'Opa annunciata lunedì scorso prevede un prezzo di 10,50 euro per azione, con un premio del 21,4% sulla chiusura di venerdì, per un investimento complessivo di 737 milioni di euro.
Intanto a Piazza Affari il titolo Creval continua a viaggiare saldo sopra l'Opa indicando che le scommesse del mercato per un ritocco del prezzo.
Intorno alle 17,20 Creval segna un rialzo dell'1% a 11,466 euro, con un incremento di quasi il 32% rispetto alla chiusura di venerdì.
Secondo le fonti, il prezzo non riconosce pienamente gli incentivi fiscali alle fusioni tramite trasformazione delle Dta in crediti d'imposta.
Alla richiesta di un commento una portavoce ribadisce che "il CdA si è riunito ieri esclusivamente per dare delega all'AD, d'intesa con il presidente, per la nomina degli advisor che assisteranno il consiglio di amministrazione della banca nello svolgimento delle attività di propria competenza".
Nessun commento da Bank of America e Mediobanca.
Da tempo il mercato si attende la partecipazione dell'istituto valtellinese al consolidamento italiano anche alla luce del percorso di pulizia di bilancio attuato dalla banca e reso possibile dall'aumento di capitale da 700 milioni del 2018 al prezzo di 10 euro.
I fari erano puntati su Credit Agricole che nell'estate del 2018 aveva stretto un accordo a lungo termine di bancassurance e rilevato una quota del 5% circa della banca, poi quasi raddoppiata negli ultimi mesi.
La mossa di Agricole, che il numero uno dell'Italia Giampiero Maioli ha invece definito "amichevole", arriva dopo che i colloqui con Banco Bpm (MI:BAMI) per un'operazione di fusione di più ampia portata si sono arenati, secondo quanto riferito da fonti.
Secondo gli analisti il gruppo francese avrebbe spazio per incrementare la sua offerta considerato che, nei termini attualmente proposti, l'impatto dell'operazione sul CET1 è limitato, e pari fino a 20 punti base.
(Ha collaborato Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)