Didi Global Inc, il gigante cinese del ride-hailing, ha annunciato il suo primo utile trimestrale dopo il giro di vite normativo imposto dalle autorità di Pechino nel 2021. Sotto la guida dell'amministratore delegato Cheng Wei, la società ha riportato lunedì un utile netto di 107 milioni di yuan (14,7 milioni di dollari) per il terzo trimestre, segnando una significativa inversione di tendenza rispetto alle precedenti difficoltà finanziarie.
Il fatturato dell'azienda ha registrato un aumento sostanziale del 25%, raggiungendo i 51,4 miliardi di yuan, indicando una solida ripresa dalle sfide affrontate, tra cui l'aumento del controllo normativo e il delisting dalla Borsa di New York (NYSE). Didi ha lavorato attivamente per riguadagnare terreno sul mercato; ha ripreso la registrazione di nuovi utenti a gennaio e ha lanciato un programma di riacquisto di azioni per un miliardo di dollari.
Nonostante la forte concorrenza di rivali come Meituan, Didi è riuscita a mantenere una forte presenza sul mercato. Attualmente scambiata sul mercato dei fogli rosa, Didi ha raggiunto una valutazione di mercato di 17 miliardi di dollari e ha registrato un'impennata del 40% del prezzo delle azioni da maggio.
In una mossa strategica per snellire le sue operazioni, Didi ha venduto la sua divisione di sviluppo di veicoli elettrici a Xpeng (NYSE:XPEV) Inc. Questa decisione sembra aver dato i suoi frutti, dato che la media delle transazioni giornaliere della società è salita a 31,3 milioni nel trimestre di settembre.
Con finanziatori influenti come Tencent Holdings Ltd. e Alibaba Group Holding Ltd., il recente successo finanziario di Didi è considerato un segnale positivo non solo per l'azienda, ma anche per l'economia cinese in generale. L'azienda di ride-hailing prevede di quotarsi a Hong Kong nel 2024, a dimostrazione della fiducia nelle sue prospettive di crescita futura e del potenziale di ulteriore ripresa del settore tecnologico cinese.
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