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A2A ottiene 300.000 clienti tutelati, Milano pronta a ridurre quota

Pubblicato 15.01.2024, 12:02
© Reuters. Due tecnici A2A a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Il Comune di Milano è aperto a una riduzione della propria quota che detiene in A2A (BIT:A2), qualora ci siano opportunità di crescita con un "progetto Paese".

E' quanto ha detto il sindaco di Milano, Alberto Sala, a margine della presentazione delle nuove colonnine di ricarica elettrica urbana "City plug" che vedrà nei prossimi due anni l'installazione di 4.000 nuovi punti di ricarica nel capoluogo lombardo, 22.000 a livello nazionale al 2030.

"Di natura non porrei problemi, ma dipende qual è il progetto. Deve essere un progetto Paese", ha sottolineato il sindaco, ricordando che Milano ha un patto di sindacato con il comune di Brescia.

I due Comuni detengono nella utility lombarda una quota paritetica del 25% più un'azione ciascuno. "Per come la vedo io credo che sia molto più importante una crescita che aiuti il paese che la dimensione della nostra quota".

E parlando in termini di crescita, l'AD Renato Mazzoncini, ha reso noto che nell'ambito delle aste che si sono svolte giovedì scorso per i 4,5 milioni di clienti tutelati nell'energia elettrica, che non sono ancora passati al mercato libero, A2A si è aggiudicata due lotti nei capoluoghi di regione a Palermo, Cagliari e Napoli per complessivi 300.000 clienti.

"Siamo soddisfatti perché abbiamo acquisito dei lotti importanti. A noi interessava andare sui territori dove siamo meno presenti. Ci siamo aggiudicati tre capoluoghi di regione importanti: Napoli, Cagliari e Palermo", ha sottolineato il manager.

"Abbiamo mantenuto il nostro stile, facendo un'asta con valori positivi, nel senso di giusta marginalità. Diciamo che acquisire oltre 300.000 clienti in aree nuove e di sviluppo, con la giusta marginalità, era quello che ci aspettavamo", ha aggiunto Mazzoncini.

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Si tratta di un numero di clienti più basso rispetto alle attese del mercato, ma che non preoccupa tuttavia l'AD di A2A: "Ci aspettiamo che una parte dei clienti che stiamo perdendo per la fine del mercato tutelato rientrino da noi. Questo non sarebbe successo a Napoli o Palermo dove non c’eravamo. Quindi i conti non si fanno adesso ma si fanno entro la fine dell’anno".

"Il problema sono i clienti fuori il proprio territorio. La statistica ci dice che i clienti che passano a un altro gestore tornano al gestore storico in maniera molto rapida", ha concluso il numero uno della superutility lombarda.

Secondo i risultati provvisori delle aste dei clienti tutelati da parte dell'Acquirente Unico che si è svolta giovedì scorso, dei 4,5 milioni di clienti protetti messi in asta attraverso 23 differenti lotti, Enel (BIT:ENEI) ed Hera (BIT:HRA) si sarebbero aggiudicate 7 lotti ciascuna. Edison avrebbe ottenuto 4 lotti, Illumia (piccolo operatore locale) 3 lotti, A2A 2 lotti, Iren (BIT:IREE) 2 lotti ed infine Eon avrebbe ottenuto un solo lotto.

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)

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