MILANO (Reuters) - Adesioni superiori al 90%, secondo i sindacati, allo sciopero nazionale dei lavoratori del gruppo Enel (BIT:ENEI) svoltosi oggi.
Secondo Ilvo Sorrentino, Amedeo Testa e Marco Pantò, rispettivamente segretario nazionale di Filctem Cgil, segretario generale di Flaei Cisl e segretario nazionale di Uiltec Uil, "le lavoratrici e i lavoratori, con questo sciopero, lanciano un messaggio forte e chiaro ai vertici aziendali: ritirate da subito le vostre decisioni se volete riaprire un confronto, altrimenti continueremo le nostre iniziative di lotta".
Tra le motivazioni della vertenza, ricordano i segretari sindacali, "un piano industriale inadeguato e dannoso; carenze negli investimenti; tagli indiscriminati al costo del lavoro; esternalizzazione di attività core e peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30 mila dipendenti italiani di Enel".
Centinaia i presidi svolti in tutto il Paese, si legge nella nota dei sindacati. "Vogliamo un'azienda che guidi la transizione energetica, che investa sulle persone e la loro professionalità, che faccia assunzioni e che crei valore per il Paese. Di un’Enel che pensa solo alla finanza, dismettendo parti importanti delle proprie attività e delle proprie competenze peggiorando le condizioni di lavoro ad operai e impiegati, il Paese non sa che farsene", sottolineano le tre sigle sindacali.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)