Valzer in Africa per Eni SpA (BIT:ENI) che subito dopo l’annuncio dell’investimento da 7,7 miliardi in Egitto ha comunicato la vendita della controllata Nigerian Agip Oil Company Ltd (NAOC Ltd). Entrambe le operazioni rientrano nel piano 2023-2026 con cui Eni intende accelerare la transizione energetica. Intanto il titolo sul FTSE MIB oggi guadagna lo 0,65% a 14,632 euro per azione.
Nel dettaglio, la società attiva in Nigeria nell'esplorazione e produzione di idrocarburi onshore e nella generazione di energia elettrica, è stata ceduto a Oando PLC (LAGOS:OANDO), la principale società energetica nigeriana quotata sia alla Borsa della Nigeria che a Johannesburg (JO:OAOJ).
In Nigeria NAOC detiene partecipazioni societarie in 4 blocchi onshore (OML 60, 61, 62, 63) operati per conto della NAOC JV (operatore NAOC 20%, Oando 20%, NNPC E&P Limited 60%), nelle centrali elettriche di Okpai 1 e 2 (con una potenza installata di 960MW), e in due licenze esplorative onshore (OPL 282 e OPL 135, rispettivamente del 90% e del 48%), di cui è anche operatore.
La quota che NAOC detiene in SPDC JV (Shell Production Development Company Joint Venture - operatore Shell PLC (BS:SHELl) 30%, TotalEnergies (NYSE:TTE) 10%, NAOC 5%, NNPC 55%) non rientra nel perimetro della transazione e rimarrà nel portafoglio Eni.
In seguito al completamento dell'operazione con Oando PLC, Eni continuerà a essere presente in Nigeria attraverso Nigerian Agip Exploration (NAE) e Agip Energy and Natural Resources (AENR). Come comunicato dal gruppo, Eni proseguirà le attività nel paese concentrandosi sugli asset offshore operati e manterrà nel proprio portafoglio anche le quote detenute negli asset operati da terzi, sia offshore che onshore, e in Nigeria LNG.
Ma in questi giorni scorsi è arrivato anche il comunicato ufficiale con cui il governo egiziano ha annunciato i nuovi investimenti che il gruppo è pronto a fare nel Paese. “Eni e i suoi partner sono intenzionati a iniettare nuovi investimenti in Egitto nei prossimi quattro anni, per un valore di 7,7 miliardi di dollari, frutto dell'impegno dell'azienda energetica italiana di potenziare i suoi progetti di successo in Egitto”, recita la nota pubblicata del Cairo dopo l’incontro tra il ceo di Eni, Claudio Descalzi, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il ministro del Petrolio, Tarek El-Molla.
“Il presidente ha apprezzato le eccezionali relazioni italo-egiziane nonché la partnership di lunga data con Eni”, ha affermato un portavoce di Al-Sisi. “Il presidente ha inoltre apprezzato le molteplici attività che l’azienda ha implementato in Egitto secondo i più alti standard globali. Al-Sisi auspica di far avanzare ulteriormente la fruttuosa cooperazione tra Egitto ed Eni nei settori della ricerca, esplorazione, sviluppo e produzione, con l’obiettivo di sfruttare le risorse dell’Egitto nel settore energetico e valorizzare gli enormi successi ottenuti in questo riguardo negli ultimi anni”, hanno chiosato dal Cairo.