Lunedì Evercore ISI ha modificato la propria posizione su ProLogis (NYSE:PLD), declassando il titolo da Outperform a In Line e fissando un obiettivo di prezzo di 136,00 dollari. L'azienda ha citato una combinazione di fattori, tra cui la performance del titolo rispetto all'indice RMZ dall'inizio dell'anno e la mancanza di importanti catalizzatori a breve termine, come ragioni del declassamento.
Dall'investor day del 13 dicembre 2023, ProLogis ha registrato un aumento del 7,2% del prezzo delle sue azioni, rispetto a un aumento del 3,4% del settore dei fondi di investimento immobiliare (REIT). Ciononostante, Evercore ISI sottolinea che la performance del titolo da un anno all'altro ha tenuto solo il passo dell'indice, mentre altri titoli sono rimasti sostanzialmente indietro dal 1° gennaio.
Il rapporto riconosce la normalizzazione della domanda industriale negli Stati Uniti e il rallentamento della crescita del PIL dopo il COVID. Il tasso di occupazione di ProLogis è stato rilevato al 96,8% nel primo trimestre del 2024, in leggero calo rispetto al 97,1% del quarto trimestre del 2023. L'azienda ha anche menzionato un aumento dell'attività nei grandi spazi di magazzino, in particolare nella California meridionale, ma ha indicato che i tempi di sottoscrizione dei contratti di locazione sono incerti.
Evercore ISI non prevede un contributo significativo dell'iniziativa di ProLogis nel settore dei centri dati ai dati finanziari della società nel 2024. Si aspetta invece che questa iniziativa aumenti la crescita dei fondi delle operazioni (FFO) nel 2026 e oltre. L'azienda rimane ottimista sulle prospettive a lungo termine di ProLogis e del settore industriale, notando un potenziale di crescita del reddito operativo netto a una cifra e di circa l'11% di crescita del FFO per azione, escluse le promozioni, nei prossimi anni.
Concludendo la sua valutazione, Evercore ISI ha sottolineato che ProLogis è attualmente scambiata a 27 volte la stima dei fondi operativi rettificati (AFFO) prevista per il 2024 e a circa 23 volte la stima degli AFFO per il 2025. L'azienda suggerisce che un apprezzamento significativo del prezzo delle azioni richiederebbe revisioni al rialzo delle stime, che ritiene improbabili alla valutazione attuale.
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