MILANO (Reuters) - L'assemblea degli azionisti di Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) ha dato il via libera alla politica di remunerazione del gruppo, che prevede un generoso pacchetto per l'AD Marco Gobbetti, nonostante la raccomandazione contraria dei due maggiori proxy advisor.
Glass Lewis e Institutional Shareholder Services (ISS) hanno infatti consigliato di votare contro sia relativamente alla politica di remunerazione sia sul resoconto sui compensi corrisposti.
Gobbetti, ex AD di Burberry, ha assunto la carica di amministratore delegato di Ferragamo all'inizio dello scorso anno.
Nel 2022 ha ricevuto quasi 12 milioni di euro, compresa una parte di un compenso forfettario di ingresso (welcome bonus) di 8,9 milioni di euro, da pagare in tre tranche nell'arco di 24 mesi. È uno dei manager più pagati in Italia.
Per il 2023, si prevede che Gobbetti riceva una retribuzione fissa di 2,3 milioni di euro, oltre a un piano di incentivazione a breve termine con un obiettivo di 3 milioni di euro e a un piano di assegnazione di restricted share per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro al verificarsi di determinate condizioni.
In un report pubblicato all'inizio del mese, Iss ha spiegato che la politica di remunerazione proposta continua a destare notevoli preoccupazioni.
Ha aggiunto che i pagamenti una tantum sono eccessivi e che il conseguente livello retributivo è eccessivo rispetto ai colleghi e ai risultati dell'azienda.
La delibera sulla politica retributiva è passata in assemblea con il voto favorevole del 90,373% dei presenti.
Il gruppo del lusso è controllato dalla holding della famiglia Ferragamo con una quota del 54,3%, in base a quanto riportato sul sito web della società.
L'anno scorso Gobbetti aveva promesso una rapida inversione di tendenza per il gruppo italiano del lusso.
Nel primo trimestre le vendite di Ferragamo sono diminuite del 6,5% a tassi di cambio costanti, a causa del rallentamento nel mercato statunitense.
Gli analisti hanno affermato che è troppo presto per giudicare gli sforzi compiuti per rilanciare il marchio sotto la guida di Gobbetti e del nuovo stilista Maximilian Davis.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)