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Fiat vola a +15% dopo offerta per Renault

Pubblicato 27.05.2019, 09:16
Fiat vola a +15% dopo offerta per Renault
STLAM
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RENA
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Investing.com - Corre Fiat (MI:FCHA) in apertura a Piazza Affari e mette a segno un +15% con le azioni scambiate a 13,236.

Il gruppo ha annunciato di aver presentato una proposta di fusione con Renault , prospettando un allargamento a Nissan e Mitsubishi, già alleati con i francesi.

In forte crescita anche il titolo Renault (PA:RENA), che aggiunge un 12% dopo essere entrata in contrattazione in ritardo a causa degli eccessivi acquisti.

La proposta prevede una fusione col fine di creare una società olandese divisa al 50% tra i soci Fca e quelli francesi.

Conferme della ricezione arrivano da Renault che sarà attesa dal cda per valutare le proposte italiane.

Il nuovo gruppo metterebbe insieme un totale di 8,7 milioni di auto all’anno, posizionandosi al terzo posto nel mondo, “leader mondiale nel settore automobilistico in rapida evoluzione con un forte posizionamento nelle nuove tecnologie inclusi i ceicoli elettrici e quelli a guida autonoma”, si legge nella nota diffusa da Fiat.

Inoltre, i due gruppi diventerebbero “leader mondiale nelle tecnologie Ev, nei marchi premium, nei suv, nei pickup e nei veicoli commerciali e avrebbe una più ampia e più bilanciata presenza globale rispetto a quella che ciascuna società ha da sola”, continua la nota.

Reazioni positive dal mondo della politica, con il portavoce del governo francese Sibeth Ndiaye che si è detto "favorevole" all'operazione, che promuoverebbe "la sovranità economica" dell'Europa dove "abbiamo bisogno di giganti".

Intesse anche da parte del governo, con Borghi, responsabile economico del partito di Matteo Salvini, che ha affermato come la Lega guardi "con un occhio preciso all'interesse nazionale", secondo .

"Staremo attenti che un patrimonio storico italiano venga valorizzato altrimenti interverremo", ha detto Claudio Borghi su La7.

Inoltre, Borghi definisce "un'anomalia" la presenza dello Stato francese nel capitale di Renault con il 15% del capitale e non esclude che l'Italia, nel caso l'operazione vada in porto, chieda qualche forma di simmetria. "Potrebbe essere un'idea", dice.

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