PARIGI (Reuters) - Il ministro delle Finanze francese ha detto di aver raggiunto un accordo con rivenditori e fornitori per intensificare la lotta all'inflazione, ma ha indicato Unilever (LON:ULVR), Nestle e PepsiCo tra le aziende che, a suo dire, non hanno "collaborato".
Dopo due giorni di colloqui con i dirigenti e i rappresentanti di 75 grandi rivenditori e produttori, il ministro dell'Economia Bruno Le Maire ha detto oggi che le aziende si sono impegnate a congelare o ridurre i prezzi di 5.000 prodotti di uso quotidiano.
Le Maire ha aggiunto di aver concordato di anticipare i negoziati annuali sui prezzi - inizialmente previsti per il 2024 - a settembre. I negoziati dureranno fino a metà ottobre, con l'obiettivo di ridurre i prezzi a partire da gennaio.
Le Maire aveva già annunciato a giugno un accordo con i 75 principali rivenditori e gruppi industriali che li riforniscono per ridurre i prezzi di centinaia di prodotti, ma questa settimana ha riconosciuto che meno della metà di essi ha accettato.
Il governo francese è desideroso di ridurre i prezzi dei generi alimentari e di altri prodotti di prima necessità, poiché i rivenditori avvertono che i consumatori francesi stanno riducendo gli acquisti di beni essenziali a causa dell'elevato costo della vita.
I dati di agosto, pubblicati oggi, hanno mostrato che l'inflazione dei generi alimentari, pur essendosi ridotta per il quinto mese consecutivo rispetto al picco raggiunto all'inizio dell'anno, è ancora all'11,1%, quasi il doppio del tasso d'inflazione complessivo.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)