Investing.com - Sembra terminato il rally del Ftse Mib che oggi vira in negativo dopo pochi minuti e cede lo 0,31%, assestandosi dopo l’exploit della chiusura di ieri a +2,69%.
Torna a salire lo spread che tocca i 294 punti, dopo essere sceso sotto quota 290 grazie alle aperture di diversi esponenti di Governo verso l’Unione europea.
Tra i titoli peggiori del principale indice di Piazza Affari troviamo Bper Banca (MI:EMII), che cede oltre il 2%, seguito da Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Mediolanum (MI:BMED) e Ubi Banca (MI:UBI), in flessione dell'1%. Male anche Banco Bpm (MI:BAMI), Unicredit (MI:CRDI) e FinecoBank (MI:FBK).
Fuori dal Ftse cede oltre l'1% Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), mentre cresce del 5% Banca Carige (MI:CRGI).
Se ieri il Governo sembrava aperto alle trattative con l'Unione europea, alcune fonti governative della Reuters affermavano come non ci fosse un accordo all'interno dell'esecutivo sulla riduzione del deficit/Pil al 2-2,1%.
Il Vice Premier, Matteo Salvini, dopo la sua apertura, si era limitato a dire che "abbiamo un feebdback positivo da Bruxelles, ma non entro nel merito dei numeri".
L'incertezza aveva spinto il Premier Giuseppe Conte a ribadire che "non ci sono linee contrapposte e che non c'è una linea Conte - Tria o Di Maio - Salvini", per poi aggiungere che "l'esecutivo è molto coeso e agiamo col massimo coordinamento" .
Conte ha poi spiegato che "qualsiasi iniziativa di rilievo esterno che assumiamo la concordiamo, quindi non c'è nessuna divaricazione tra le varie posizioni. Prevale sempre la linea della tutela degli interessi degli italiani".