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Google, accordi con editori italiani per contenuti su Showcase

Pubblicato 24.03.2021, 11:13
Aggiornato 24.03.2021, 13:54
© Reuters. Logo Google a La Defense

(.)

di Elvira Pollina e Cristina Carlevaro

ROMA (Reuters) - Google (NASDAQ:GOOGL) ha firmato accordi di licenza con vari editori in Italia per la pubblicazione di contenuti su Showcase, il prodotto che il colosso statunitense ha lanciato per offrire ai suoi utenti l'accesso ad alcuni contenuti giornalistici remunerando gli editori.

Tredici i gruppi editoriali che hanno siglato gli accordi, dice una nota Google, tra cui Rcs (MI:RCSM) Media Group, Sole 24Ore, Gruppo Monrif (MI:EDII), Caltagirone Editore, ilFatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Ciaopeople, Edinet.

"Questi nuovi accordi, firmati su base individuale, rappresentano un importante passo avanti nella relazione di Google con gli editori italiani, remunerando gli editori aderenti per Google News Showcase", dice la nota del gigante per i servizi online.

Google News Showcase è un nuovo servizio annunciato da Google nel 2020 che offrirà ai lettori l’accesso ad alcuni contenuti a fronte di una remunerazione per gli editori firmatari degli accordi. Sarà disponibile in Italia nelle prossime settimane, secondo quanto spiegato da un portavoce di Google in Italia.

"Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo accordo che, regolando anche il tema dei diritti connessi, riconosce l’importanza dell’informazione di qualità e l’autorevolezza delle nostre testate", ha commentato Urbano Cairo, presidente e AD di RCS MediaGroup .

Le testate interessate del gruppo sono Corriere, Gazzetta dello Sport, e le spagnole El Mundo, Marca e Expansion.

Gli accordi siglati in Italia fanno seguito a quelli con editori di testate giornalistiche in diversi paesi.

Showcase è stato lanciato in Gran Bretagna (dove tra i partner ci sono Financial Times e Telegraph), Francia (Le Monde, Le Figaro, Liberation) e Australia (dove è stato raggiunto un accordo con NewsCorp, il gruppo di Rupert Murdoch che pubblica, tra gli altri, Wall Street Journal e Times).

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Tra i primi giornali al mondo a firmare l'intesa, pochi mesi fa, Der Spiegel, Stern, Die Zeit in Germania e Folha de Sao Paulo in Brasile.Gli editori, in testa quelli europei, sono in lotta da tempo con il motore di ricerca internet più popolare del mondo per ottenere un risarcimento per l'utilizzo dei loro contenuti. Diversi paesi hanno introdotto nella loro normativa provvedimenti volti a portatiGoogle, Facebook (NASDAQ:FB) e altri a far pagare le piattaforme per l'utilizzo dei contenuti editoriali nel loro business.

Sia l'Italia che la Spagna devono ancora tradurre in norme nazionali le normativa europea sul copyright, che va recepite entro giugno."Ci aspettiamo che la direttiva venga recepita a breve anche in Italia. A nostro avviso nel recepire la direttiva, il legislatore italiano dovrebbe dotare l'antitrust del potere di definire i criteri per il pagamento dei diritti connessi all'uso dei contenuti, se non si raggiunge un accordo tra le parti", ha detto a Reuters Fabrizio Carotti, direttore generale della Fieg.

"Questo darebbe agli editori maggiore potere negoziale nei confronti delle piattaforme".

(In redazione Francesca Piscioneri, Sabina Suzzi)

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