In seguito all'annuncio di giugno di ICICI Bank di voler cancellare il suo ramo di intermediazione, ICICI Securities, si è assistito a un notevole cambiamento nei modelli di partecipazione azionaria, con gli investitori istituzionali che hanno aumentato significativamente le loro quote. Le partecipazioni degli investitori di portafoglio stranieri sono passate dal 9,48% al 10,06%, mentre anche gli investitori istituzionali nazionali hanno raggiunto una quota del 10,06%. Importanti fondi comuni di investimento come NJ, DSP e Motilal Oswal hanno aumentato le loro partecipazioni in ottobre, mentre Sundram e Bandhan hanno ridotto le loro.
Nel tentativo di snellire le proprie operazioni, ICICI Bank ha proposto un accordo di scambio di azioni per gli azionisti di ICICI Securities, suggerendo uno scambio di 67 azioni di ICICI Bank per ogni 100 azioni di ICICI Securities detenute. La proposta ha suscitato reazioni contrastanti nella comunità degli investitori. Bhavik Thakkar, CEO di Abans Investment Managers, ha espresso preoccupazione per la valutazione suggerita dal rapporto di scambio. Egli sottolinea che, data la forte performance di ICICI Securities nel trimestre di settembre e il suo basso multiplo prezzo-utile (PE) rispetto ai colleghi del settore, gli azionisti potrebbero essere serviti meglio con un rapporto di swap più alto o addirittura riconsiderando del tutto il delisting.
Dall'altra parte del dibattito, Vamsi Krishna, CEO di StoxBox, fa eco al sentimento di Thakkar riguardo alla sottovalutazione di ICICI Securities attraverso il rapporto di concambio proposto. Egli sottolinea che l'evoluzione dell'azienda in una piattaforma di wealth-tech e la sua significativa quota di mercato sono fattori che dovrebbero far ottenere una valutazione più elevata.
Al contrario, gli analisti di LKP Securities vedono nell'operazione potenziali benefici per gli investitori, suggerendo che lo swap potrebbe essere vantaggioso.
ICICI Securities ha registrato un utile netto di ₹1.118 crore per l'anno fiscale 23 e attualmente viene scambiata a un multiplo di PE di 17,5 volte. Questo dato è in contrasto con quello di Angel One, un'azienda di brokeraggio di pari livello, che tratta a un multiplo di PE più alto pur avendo un utile netto inferiore, pari a ₹890 crore.
Le diverse prospettive sulla proposta di valore dell'operazione di scambio di azioni sottolineano la complessità della ristrutturazione aziendale ed evidenziano la necessità di considerare attentamente gli interessi degli azionisti. Mentre gli investitori istituzionali aggiustano le loro posizioni e gli analisti valutano le condizioni proposte, i prossimi passi di ICICI Bank saranno seguiti da vicino dal mercato.
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