(Reuters) - La catena di grandi magazzini statunitense Macy's ha deciso il taglio di 2.350 posti di lavoro e la chiusura di cinque negozi, con l'obiettivo di snellire le proprie attività.
Lo ha detto ieri un portavoce dell'azienda a Reuters.
I licenziamenti rappresentano il 3,5% della forza lavoro complessiva di Macy's. A gennaio 2023 l'azienda gestiva 722 negozi e impiegava 94.570 dipendenti a tempo pieno e part-time, escluse le assunzioni stagionali.
I tagli ai posti di lavoro arrivano mentre un gruppo di investitori, composto da Arkhouse Management e Brigade Capital, fa pressioni per delistare Macy's con un'offerta da 5,8 miliardi di dollari, ha scritto Reuters a dicembre.
L'amministratore delegato entrante di Macy's Tony Spring punta anche a tagliare le spese per le promozioni per aumentare i margini mentre l'azienda si riprende da un eccesso di scorte nel 2022.
Il portavoce di Macy's ha detto che i licenziamenti fanno parte del piano "per mettere in atto una nuova strategia per soddisfare le esigenze dei consumatori e di un mercato in continua evoluzione".
Mentre l'azienda valuta il "giusto mix di sedi all'interno e all'esterno dei centri commerciali", intende chiudere cinque sedi full-line quest'anno, ha aggiunto il portavoce.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)