Di Geoffrey Smith
Investing.com - Le borse europee aprono perlopiù al ribasso questo giovedì, in una giornata in cui la Banca Centrale Europea dovrebbe presentare l’idea di maggiori stimoli monetari in occasione del vertice del consiglio direttivo.
Anche i titoli bancari trovano difficile entusiasmarsi, sebbene le banche spagnole ed italiane, che necessitano della rete di sicurezza della BCE più delle controparti francesi e tedesche, abbiano segnato una performance migliore questa settimana nella prospettiva dell’arrivo di nuovi prestiti a lungo termine super economici.
Ci sono dei motivi per questa mancanza di entusiasmo: innanzitutto, il mercato generale è schizzato dell’11% finora quest’anno senza molta correzione, quindi l’aria si sta facendo un po’ pesante.
Secondariamente, adesso è chiaro che, per i titoli bancari, le questioni del riciclaggio di denaro hanno la stessa importanza per gli investimenti delle banche quanto il contesto della politica monetaria. Il titolo della banca non facente parte della zona euro Swedbank (ST:SWEDa) scende dopo che l’attivista Bill Browder ha presentato una denuncia penale contro di essa, mentre ING (AS:INGA) segna -1,4% con un crolloo di quasi il 7% questa settimana. Raiffeisen Bank International (DE:RBIV), la banca austriaca che ha avuto la peggio nel cosiddetto scandalo Troika Laundromat, sta segnando un rimbalzo del gatto morto, salendo dello 0,7% dopo il tonfo del 15% dei tre giorni precedenti. Deutsche Bank (DE:DBKGn) crolla dell’1,6% per motivi diversi: la notizia secondo cui ha tagliato il bonus pool per il 2018 fa sorgere altri dubbi sulla sua capacità di mantenere una buona performance nella sua banca di investimenti.
Infine, sembra non esserci scampo dalle prospettive di crescita deludenti. La BCE probabilmente taglierà nettamente le previsioni sul PIL per quest’anno rispetto all’ultima stima dell’1,7%. Le nuove previsioni dell’OCSE, rilasciate ieri, indicano solo +1,0%. Bloomberg riporta fonti vicine alla BCE che ieri avrebbero affermato che le revisioni saranno abbastanza nette da giustificare un nuovo round di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO), anche se non hanno indicato se saranno annunciate oggi.
Come sempre, ci sono delle eccezioni: la compagnia pubblicitaria francese JC Decaux (PA:JCDX) schizza di quasi il 5% sulla scia degli utili migliori del previsto, ma il colosso dei media tedesco Axel Springer (DE:SPRGn) cola a picco con - 7 dopo aver previsto un 201 debole, mentre molti titoli con esposizione alla situazione cinese sono sotto pressione dopo che Huawei ha fatto causa agli Stati Uniti per l’esclusione da gare d’appalto nel settore pubblico.
Ci sono alcune cose per cui nemmeno Mario Draghi ha la risposta.