Ricevi uno sconto del 40%
💰 Ottieni approfondimenti premium dai portafogli degli investitori supermiliardari con il nostro strumento 13F Copia portafogli

Market View: Quanto può resistere il debito italiano?

Pubblicato 26.04.2023, 14:18
© Reuters.
IT10YT=RR
-
AXA
-
DE10IT10=RR
-

Investing.com - L’aumento dei tassi di interesse mette pressione sui titoli di Stato italiani. Ancora una volta l’Italia si trova a fare i conti con un debito record al 146,4% del Pil, deficit al 7,9% e pressione fiscale in crescita del 43,9%. E secondo le previsioni del centro studi di Confindustria, il futuro non è incoraggiante visto che nel 2024 il rapporto debito/Pil toccherà il 147,9% e la pressione fiscale il 44,7%.

Date queste premesse Alessandro Tentori, Chief Investment Officer di Axa (BIT:AXA) IM Italia, si chiede per quanto ancora potrà resistere il debito italiano. Anche perché, spiega l’esperto, il contesto di stretta monetaria contro l’inflazione aggiungono pressione sul nostro Paese, visto che le stime parlano di 2-2,4 miliardi di euro di maggior spesa per interessi l’anno per ogni mezzo punto di aumento dei tassi da parte della BCE.

“L’Italia può resistere fino a quando la crescita nominale (crescita reale più inflazione) resta più alta dei tassi. Il problema si presenta per esempio nel caso di un’inflazione del 6% e una crescita negativa del 10%, quindi una discesa in termini reali del 4%”, spiega Tentori.

Una situazione simile può essere ricordata nel 2012, quando l’Italia si è ritrovata in recessione e con tassi alti, per la crisi di sfiducia nel nostro Paese e l’aumento verticale dello spread, anche se l’inflazione era bassa: il risultato fu una raffica di downgrade delle agenzie di rating e un lungo purgatorio.

Quindi, commenta Tentori, in questo momento il carovita sta almeno in parte “salvando” i conti pubblici italiani: “Perché se oggi per esempio l’inflazione fosse a zero, la crescita si attestasse all’1% ma i rendimenti del titoli di Stato decennali (i BTp) restassero al 4%, il rapporto debito-Pil aumenterebbe di tre punti percentuali l’anno”.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

In altre parole, se aumenta l’inflazione cresce il Pil nominale e, come conseguenza dell’effetto denominatore, scende il rapporto debito/Pil.

“Tutto bene dunque? Non del tutto. Quando l’inflazione è alta i cittadini perdono potere d’acquisto anche se si abbassa nello stesso tempo il debito pro capite. Detto in altri termini, il carovita mantiene sotto controllo il rapporto debito/Pil ma impoverisce i cittadini. Alleggerisce il debito pubblico ma allo stesso tempo pure la ricchezza privata degli italiani”, spiega il Chief Investment Officer di AXA IM Italia.

Senza contare che l’Italia, in termini di produttività, è ancora molto indietro rispetto a Paesi come Germania, Francia, Usa e Giappone.

Indovinare lo stop al rialzo dei tassi di interesse è tutt’altro che semplice, visto che l’inflazione è ancora coriacea ed è probabile che i tassi resteranno alti a lungo.

“Investire in questo contesto non è facile. È necessaria cautela su tutti gli asset sensibili ai tassi: attenzione quindi a obbligazionario con scadenze lunghe, in particolare titoli di Stato, ma anche azionario “growth”, a partire dai titoli tecnologici. A livello geografico invece sono ancora da privilegiare gli Stati Uniti, che non presentano i problemi di frammentazione europei”, conclude Tentori.

Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento

Ultimi commenti

Tu inizia a vendere i BTP di lungo periodo che ce li compriamo tutti noi tranquillo
sta storia a mia memoria va avanti dal 1993. sono 30 anni almeno. il contesto attuale mi sembra addirittura migliore di allora, la volete fare finita di fare terrorismo?
Niente fanno crollare Btp i senatori li comprano chiamano draghi e rivendono Btp e fanno miliardi
Tutto può accadere ! Del resto il fallimento Lehmann brothers era stato ampiamente previsto dalle stesse agenzie di rating che ora hanno messo nel mirino il nostro paese . Ogni investimento comporta un rischio ma questi incompetenti dovrebbero essere censurati!
Solite storie che si rincorrono periodicamente. Comprate a mani basse i BTP!
lo pagheranno le nuove risorse.
Pochissimo resiste…e io godoooooo
I dati sono veri il problema dell’Italia è che lo stato è a livello di fallimento e i soldi che mancano sono quelli dell’evasione fiscale (quellangrande non quella del negozio sotto casa) che ha arricchito i ricchi quindi ci troviamo con lo stato fallito e una grande disuguaglianza sociale
Se fosse vero, anche solo in parte, quanto esposto dal dott. Tentori, il mercato dovrebbe vendere il debito italico mentre lo sta acquistando a piene mani. Si ricorda, inoltre, che durante la tempesta 2011/12 il BTP era venduto spesso allo scoperto permettendo così agl'istituzionali di ogni latitudine di fare il peno a prezzi di saldo.
non a caso però tante delle ultime emissione sono indicizzate all'inflazione
 , tardi ormai per posizionarsi indicizzati, le emissioni vengono fatte con l'obiettivo di pagare meno interessi nel lungo periodo. Inflazione tenderà a scendere.
debito inventato.... creato per mantenere sempre alto il rischio fallimento.... sapete che la tensione e la paura rende facilmente pilotabile la mente della popolazione....
No problem…. Saltano prima gli USA…. L’Occidente iper-indebitato si sta suicidando…. Il rapporto debito PIL di Cina, India e Russia è nullo rispetto all’occidente….. Investite bene…. Soprattutto a “lungo termine”….
tutte balle il Giappone e' al debito pil 210% e nessuno gli dice che fallisce...ma loro hanno lo Yuan
no hanno lo yen e partite correnti in largo attivo e questo fa la differenza
Soprattutto hanno la banca in casa cosa diversa da noi che siamo schiavi della bce e delle agenzie di rating usa
chissà se la Cermania e i flancesi ce la faranno
Hanno cominciato a cantare le sibille dello spread vedi Goldman Sachs e Moody’s forse e' il momento di agganciare le cinture di sicurezza... Sapessi quali...
Quando c'era il draghetto tutti a cuccia eh?
.Draghi forever!
Quanto può resistere il debito italiano? La Repubblica è nata col debito col debito.....finirà in debito
Testori e l’antifascismo! Corso 2023/2024. Ricorso 2012-2011. Dai, beviamoci anche questa.
"il carovita mantiene sotto controllo il rapporto debito/Pil" Salvo che il rapporto debito/PIL è al netto dell'inflazione per definizione. Ovvero attualizzando numeratore e denominatore i coefficienti inflattivi si elidono.
balle
😄
La produttività c'è l'avevamo! Ed eravamo tra i primi al mondo. Ora non si sa come mai da un po di anni siamo diventati solo acquirenti di paesi importatori....
è l'effetto globalizzazione, tanto cara ai politici progressisti che, in realtà sono asserviti al capitalismo delle multinazionali protagoniste di questo fenomeno. In parole povere ci siamo tolti il lavoro di casa per svenderlo alle economie emergenti.
e tra un po' le economie emergenti ce le troviamo contro ,e ben armate
a brevissimo assisteremo all'ennesimo attacco speculativo all'italia. non c'è dubbio. prima hanno portato il mercato ai massimi pluriennali sul nulla assoluto...e ora giù come un siluro! è facilmente prevedibile
riposatevi
Si prega di correggere l'articolo perché riporta cifre sbagliate ed é denigratorio verso l'Italia. il debito/Pil nel 2022 era 144,4% ed é sceso di circa 5 punti % anno dal 2020...e nel 2023 é previsto in ulteriore discesa. L'inflazione é prevista più alta e più a lungo e non a zero.
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.