MILANO (Reuters) - Mediobanca (MI:MDBI) batte le attese nel primo semestre dell'esercizio 2019-20 grazie alle commissioni dell'attività di wealth management e alla tenuta dei margini nel consumer banking che spingono al rialzo i ricavi.
L'utile netto si è attestato a 468 milioni di euro, +4%, contro attese raccolte dalla banca di 446 milioni. Anche nel solo secondo trimestre l'utile netto ha battuto le attese, attestandosi a 197 milioni contro un consensus di 175 milioni. Il rote è superiore al 10%.
I ricavi sono cresciuti del 4% a 1,325 miliardi: il margine di interesse è salito del 3% a 722 milioni grazie al positivo sviluppo dei volumi, alla tenuta dei margini del credito al consumo, al controllo del costo della raccolta e all'ottimizzazione dei livelli di liquidità, dice una nota.
Le commissioni sono cresciute del 5% a 329 milioni con un +12% nel wealth management a 158 milioni e un +35% nell'advisory Cib a 65 milioni.
Il wealth management è il primo contributore alle commissioni di gruppo, con il 50% del totale. Il Consumer banking è il maggior contributore in termini di ricavi (40,1%).
La divisione Principal Investing ha registrato un utile netto in crescita a 186,9 milioni da 158,7 milioni con un book value di Generali (MI:GASI) che sale a circa 3,8 miliardi.
Sotto il profilo patrimoniale il Cet1 è stabile al 14,1%, ben sopra i minimi regolamentari. Per il 2020 la Bce ha fissato il minimo regolamentare all'8,25%, incluso un Pillar 2 all'1,25%. Confermati e ampiamente coperti i requisiti Mrel del 2020.