MILANO (Reuters) - Mediobanca (BIT:MDBI) batte le attese degli analisti con risultati record nel primo trimestre evidenziando una crescita dei ricavi sugli elevati livelli dei tre mesi precedenti.
"Questo trimestre dà l'idea di quello che vogliamo fare nel percorso di piano ovvero avere una banca più centrata nel wealth management", ha spiegato il Ceo Alberto Nagel in un briefing sui conti.
Wealth management e Insurance, segmento rappresentato di fatto dalla partecipazione in Generali (BIT:GASI), hanno trainato i conti del trimestre, mentre il Corporate & Investment Banking è stato frenato dalla debolezza del mercato.
I risultati del trimestre arrivano a due giorni dall'assemblea che sarà chiamata a rinnovare il board, scegliendo tra la lista presentata dal Cda uscente, che conferma il nome di Nagel, e quella del primo azionista Delfin.
Nagel, che guida la banca dal 2008, ha dichiarato che è "impegnato e a disposizione" per realizzare il piano triennale presentato lo scorso maggio, anche se vincesse la lista di Delfin, il cui fondatore Leonardo Del Vecchio non gli ha risparmiato critiche in passato.
Sia che Delfin abbia due o cinque rappresentanti nel board, "la direzione industriale della banca rimarrà la stessa e saremo impegnati a fare anche meglio", ha detto.
Il primo trimestre chiude con un utile netto di 351 milioni, in crescita del 34% rispetto allo stesso dello scorso anno, superiore al consensus raccolto dalla banca di 315 milioni, grazie anche al forte contributo della divisione insurance.
Superiori alle attese anche i ricavi complessivi che si attestano a quota 863 milioni (+14%) a fronte di un consensus di 840 milioni.
In particolare, il margine di interesse sale del 25% a 496 milioni a fronte di un calo del 14% delle commissioni, spiega Mediobanca.
Avvalendosi dell'opzione prevista dalla norma sui cosiddetti extraprofitti, il Cda proporrà in assemblea la costituzione di una riserva di utili non distribuibili pari a 210 milioni"senza determinare impatti a conto economico", più 16 milioni di Compass.
Nagel si è detto "molto fiducioso" in una crescita dell'utile netto nell'anno nonostante l'incerto scenario macroeconomico e geopolitico.
(Andrea Mandalà, Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)