Investing.com – Non si ferma il rally del titolo Nexi (MI:NEXII), mentre scambia a 13,30 euro per azione, mettendo a segno una crescita superiore al 4%. Il titolo, dunque, resta la migliore tra le blue chips di Piazza Affari, dove il Ftse Mib guadagna lo 0,64%, sulla scia delle altre principali borse europee che restano in verde.
A muovere il titolo sono le operazioni in corso nel settore dei pagamenti digitali, con la società francese Worldline in procinto di acquistare Ingenico, anche questa francese, portando alla nascita del leader europeo nel settore e quarto a livello mondiale.
Il nuovo soggetto potrebbe avere un fatturato congiunto di 5,3 miliardi di euro e un margine operativo prima degli ammortamenti di 1,2 miliardi di euro. L’offerta per Ingenico ammonta a 7,8 miliardi in contanti e carta, con un premio del 16% circa rispetto all’attuale capitalizzazione di borsa di Ingenico (6,7 miliardi).
I cda di Worldline ed Ingenico, si legge nella nota, hanno deliberato una fusione delle società tramite un’OPA sulla totalità delle azioni Ingenico da parte di Worldline. Un'operazione che assegna un equity value a Ingenico di 7,8 miliardi (123 euro per azione): verranno corrisposte 11 azioni Worldline e 160,5 euro ogni 7 azioni Ingenico. La componente in azioni rappresenta l’81% dell’offerta e quella cash il 19%. In seguito al closing, gli azionisti Worldline deterranno il 65% della combined entity e quelli Ingenico il 35%.
“Finanziariamente il deal dovrebbe generare circa 250 milioni di euro di sinergie al 2024 che stimiamo generino un NPV di circa 2,8 miliardi. Post deal Worldline dovrebbe avere un D/Ebitda stimato di 1,5 al 2021” affermano gli analisti di Equita, aggiungendo che “il punto strategico positivo per Worldline è l’aumento delle competenze di online pp mentre quello negativo è l’aumento della componente hardware anche se nel comunicato è menzionato il fatto che post closing sul business terminali verranno valutate alternative strategiche Finanziariamente il deal crea valore in quanto le sinergie di 250 milioni sono in larga parte legate a ottimizzazione di costi (190 milioni), hanno un costo di implementazione limitato (250 milioni) e generano un NPV (pro-quota di Worldline pari a 1,8 miliardi) ampiamente sopra il premio pagato (1,1 miliardi)”.
Le ricadute su Nexi (MI:NEXII)
L’operazione potrebbe favorire un attivismo anche per Nexi (MI:NEXII), con il Sole 24 Ore che mette la società italiana al centro delle attenzioni di Sia. Secondo quanto scrive il quotidiano finanziario, Sia dovrebbe scegliere l’advisor per effettuare lo sbarco in borsa, possibile a fine anno, ma potrebbe valutare l’alternativa rappresentata dalla fusione con Nexi, evitando così la quotazione.
Si tratta di un’operazione "strategicamente positiva per Nexi (MI:NEXII)”, secondo gli esperti di Equita, (hold e target price a 11,7 euro) in quanto permetterebbe alla società di aumentare la presenza nella catena del valore integrando uno dei due attuali fornitori di servizi di processing, generando al tempo stesso importanti sinergie di costo".
Secondo Mediobanca (MI:MDBI) Securities, “Un merger con Sia avrebbe sinergie rilevanti sia sui costi sia sulle spese per investimenti”, aggiungono da Mediobanca Securities, confermando la raccomandazione "outperform" sul titolo con prezzo obiettivo a 13,8 euro.
Giudizio positivo anche da Goldman Sachs, in quanto l’aggregazione “darebbe vita a un campione nazionale nel settore dei pagamenti digitali, con una quota di mercati pari al 70%, generando importanti sinergie di costo”.