Di Mauro Speranza
Investing.com – Fioccano vendite su Pirelli (MI:PIRC) spingendo il titolo in fondo al Ftse Mib. Il titolo della società produttrice di pneumatici cede oltre il 3%, restando ai minimi di settembre, nettamente in controtendenza rispetto al Ftse Mib che torna sopra i 24 mila punti con una crescita dell’1,20%.
Pirelli (MI:PIRC) soffre il debole outlook lanciato dalla concorrente Nokian, la quale si attende una flessione delle vendite nel corso del 2020, prevedendo un risultato operativo “significativamente inferiore a quanto registrato nel 2019”.
In particolare, i ricavi di Nokian sono previsti in flessione rispetto al 2019 (consensus +4%), mentre il margine EBIT è atteso in calo significativo (consensus -0,4%).
Il warming di Nokian è “dovuto principalmente a questioni specifiche (come la Russia e i costi per l’espansione)”, spiegano da Equita, “ma genera qualche ulteriore dubbio sul settore".
Le preoccupazioni per il futuro della società stanno affondando il titolo Nokian Renkaat (HE:TYRES) alla borsa finlandese, in crollo superiore all’8%.
Proprio l’ipotesi di una fusione tra Pirelli (MI:PIRC) e Nokian era stata l’origine di un rally del titolo della società italiana, la quale aveva poi smentito.
Le posizioni degli analisti
Gli esperti dell’istituto confermano la raccomandazione hold sul titolo, con un target price di 6,6 euro. "Sebbene il warning sia da attribuire a problemi specifici della società e l’esposizione alla Russia sia bassa sia per Pirelli (MI:PIRC) (3% delle vendite) sia Michelin (PA:MICP) (stimiamo pochi punti percentuali) genera qualche dubbio addizionale sulla capacità del settore di mantenere/migliorare il margini operativi", spiegano questi esperti Equita.
Poca fiducia sul titolo anche per gli analisti di UBS. L’ufficio studi dell’istituto, infatti, ha rivisto al ribasso la valutazione sul titolo, portando il giudizio a “neutral” rispetto al precedente “buy”.