Di Geoffrey Smith
Investing.com - Shopify (NYSE:SHOP) balza del 2,7% negli scambi premarket, in controtendenza rispetto ad un mercato debole, dopo che la società di e-commerce ha reso noto che i suoi funzionari chiave cederanno la partecipazione di controllo.
In base ai termini di una proposta pubblicata sul sito della società, lo storico direttore ed “angel investor” John Phillips e sua moglie Catherine convertiranno le loro azioni di classe B, con diritto di voto preferenziale, in azioni di classe A, del tipo posseduto dagli azionisti esterni di Shopify.
Questo porterebbe il totale dei diritti di voto delle azioni di classe A dal 49% al 59%. I restanti diritti di voto resteranno nelle azioni di classe B, possedute dal CEO e fondatore Tobias Lütke e soci. In questo modo, si garantirebbe anche che Lütke non possa trasferire il controllo della società alle generazioni future.
Shopify ha reso noto che chiederà l’approvazione per questa decisione nonché per uno stock split 10 per 1, finalizzato a rendere il titolo più accessibile agli investitori più piccoli. La mossa segue a ruota quella simile di Amazon (NASDAQ:AMZN), Tesla (NASDAQ:TSLA) ed altri.
Il titolo di Shopify è esploso nelle prime fasi della pandemia, con gli investitori che hanno messo in conto un’enorme accelerazione del passaggio all’e-commerce. La valutazione è stata aiutata anche dai tassi di interesse bassissimi.
Tuttavia, la Federal Reserve ora ha annunciato che inasprirà la politica monetaria per limitare l’inflazione. Dal picco di 1.762,92 dollari del novembre dello scorso anno, il titolo ha perso due terzi del valore attestandosi a 603,18 dollari alla chiusura di venerdì.
Malgrado il selloff, è ancora scambiato a multipli che sarebbero stati considerati costosi prima dell’epoca dei tassi di interesse pari a zero. Alla chiusura di venerdì era scambiato a ben oltre 10 volte le vendite previste nel 2022. A febbraio, Shopify ha dichiarato che si aspetta un rallentamento della crescita dei ricavi dal 57% del 2021.