MILANO (Reuters) - Technogym SpA (MI:TGYM) punta sul segmento home&consumer per contrastare la battuta d'arresto sul fronte dei suoi clienti tradizionali, come palestre, hotel e spa, svuotati dalle restrizioni decise dai vari paesi per arrestare l'epidemia di coronavirus e dalla paura di contagio.
In un'intervista a Reuters, il fondatore, presidente e AD Nerio Alessandri spiega che la vendita di attrezzi e programmi digitali a chi si vuole allenare a casa è arrivata a rappresentare il 30% del fatturato totale del gruppo a fine giugno, dal 15% del 2019.
"Stiamo assistendo a una forte accelerazione nell'home fitness", spiega Alessandri. "Riteniamo che il segmento home & consumer possa arrivare a rappresentare il 50% dei nostri ricavi totali tra circa quattro anni. E lavoriamo nell'home con gli stessi margini del segmento commerciale".
In Europa diversi paesi hanno messo in atto nuove misure restrittive per affrontare la seconda ondata della pandemia. In Italia, ad esempio, tra le varie azioni, è in discussione la possibilità di chiudere nuovamente palestre e piscine.
Technogym, che ha sede a Cesena e fornisce attrezzature di fascia alta per il fitness in circa 100 paesi, ha visto i ricavi del primo semestre scendere a 222 milioni di euro dai 295 milioni di euro dell'anno precedente.
Alessandri spiega che la pandemia ha portato dei cambiamenti destinati a durare nelle persone, come la maggiore attenzione per la salute, che rappresenta ormai "il vero lusso".
Un esempio è il boom di centri di medical fitness. "Vediamo aprirsi nuovi mercati", spiega quindi il fondatore di Technogym.
Anche sul segmento corporate si vede qualche cambiamento. Ad esempio una grande azienda ha ordinato un "pacchetto Technogym" per i suoi dipendenti, offrendo programmi di formazione e attrezzature per chi lavora da casa, spiega Alessandri.
Technogym, che è stata fornitore ufficiale delle ultime sette Olimpiadi e annovera tra i suoi clienti diversi importanti squadre di calcio, ha anche fornito attrezzature per gli atleti bloccati in casa durante la pandemia, aggiunge.
"I risparmi derivanti dal venire meno delle fiere e dei viaggi di lavoro serviranno a sostenere la crescita dell'home fitness", aggiunge Alessandri.
(Elisa Anzolin, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)