Di Alessandro Albano
Investing.com - Seduta all'insegna degli acquisti per Telecom Italia (BIT:TLIT), che a circa due ore dalla chiusura degli scambi di Piazza Affari guadagna il 5,3% ad euro 0,258 dopo i conti trimestrali oltre le attese del mercato, portando i guadagni degli ultimi 30 giorni al +36%.
La società ha comunicato ieri sera di aver chiuso con ricavi totali in crescita dell’1,1% a 4,0 miliardi di euro, e con Ebitda in calo a 1,3 miliardi da 1,6 del terzo trimestre 2021.
La maggiore compagnia telefonica italiana ha registrato un Ebitda-Al (utili al netto di interessi, imposte, ammortamenti e leasing) di 1,31 miliardi di euro nel periodo luglio-settembre, in linea con il consensus degli analisti fornito dalla società ma in calo rispetto agli 1,48 miliardi del settembre 2021.
Nel confermare le previsioni per l'anno in corso, Tim ha detto che l'Ebitda-Al calerà di una percentuale "low teens".
Il risultato netto si è trasformato in una perdita di 2,5 miliardi da un utile passato di 139 milioni, mentre l'indebitamento netto è aumentato di circa 3 miliardi toccando i 25,5 miliardi.
Il buy odierno segue il rally messo a segno dall'ex monopolista delle tlc dettato dalle voci di un'Opa sul gruppo lanciata da una maxi cordata che potrebbe includere anche i francesi di Vivendi (EPA:VIV), oltre che a Cdp e agli americani di KKR.
Secondo gli analisti di Intermonte coinvolgere Vivendi in un'offerta pubblica "è un’opzione molto credibile e finanziariamente meno impegnativa per Cdp rispetto all’acquisizione di NetCo, soprattutto considerando le quotazioni del titolo ancora piuttosto depresse".
Gli esperti di Intermonte non escludono che "la stessa Vivendi possa puntare per avere un ruolo chiave nel break-up e nell’acquisizione degli asset retail di Tim".
Ricordiamo che la lettera d'intenti non vincolante tra Tim, Cdp, gli australiani di Macquarie e gli statunitensi di Kkr per l'integrazione delle reti con OpenFiber è stata prorogata fino al prossimo 30 novembre.