BRUXELLES (Reuters) - I regolatori europei possono rimuovere i limiti sui prezzi che gli operatori telefonici principali, come Telecom Italia e Orange, applicano ai più piccoli per l'accesso alle reti per le chiamate voce.
Lo ha annunciato Neelie Kroes, commissaria Ue per le telecomunicazioni.
La mossa è stata auspicata dalla commissione come esempio per dimostrare che l'accresciuta concorrenza da parte di servizi alternativi come Skype possa portare alla liberalizzazione del settore tlc europeo e sbloccare gli investimenti in reti superveloci per rendere il Vecchio Continente più competitivo rispetto agli Usa.
Secondo la nuova raccomandazione ai mercati rilevanti, i regolatori nazionali non dovranno più provare alla Commissione che i prezzi caricati dagli operatori telefonici ai clienti retail e wholesale, i cosiddetti "altri operatori", per l'accesso alle reti fisse debbano essere oggetto di regolamentazione. Se invece un'authority nazionale dovesse mantenere la regolamentazione del mercato, deve dimostrare alla Commissione che la concorrenza da sola non garantisce prezzi equi per i consumatori.
La decisione è stata ben accolta dall'Etno, lobby di settore, di cui fanno parte oltre a Telecom Italia anche Deutsche Telekom e TeliaSonera.