Giovedì UBS ha modificato la propria posizione su Capgemini SE (CAP:FP) (OTC: CAPMF), declassando il titolo da Buy a Neutral, nonostante abbia alzato il target di prezzo a 235 euro dai precedenti 209 euro. L'azienda ha citato le aspettative del management secondo cui la crescita toccherà il punto più basso nel primo trimestre, ma si riprenderà a un tasso medio-alto a una cifra entro la fine del 2024, preparando un forte 2025 basato su uno "scenario di atterraggio morbido".
Capgemini ha concluso il 2023 con una riduzione del 5% della propria forza lavoro rispetto all'inizio dell'anno e una diminuzione del 3% dell'organico medio nel corso dell'anno. Si tratta della prima riduzione di questo tipo dal 2009. UBS ha riconosciuto i vari fattori che incidono sulla crescita, come il mix onshore-offshore, l'utilizzo e il subappalto, ma ha sottolineato che l'organico è un elemento cruciale.
La guidance della società per un tasso di crescita organica tra lo 0 e il 2% per il 2024 è ritenuta ragionevole da UBS, ma si prevede che la crescita sarà più pronunciata nella seconda metà dell'anno. L'impegno del management a raggiungere un margine del 14% entro il 2025, che richiederebbe un aumento di 70 punti base in due anni, induce UBS a prevedere una gestione cauta delle assunzioni e della crescita nel 2025 per mantenere i tassi di utilizzo e la progressione del margine lordo.
La stima di crescita di UBS per Capgemini nel 2025 è del 5,4%, inferiore alla stima di consenso del 6,9%. La decisione della società di effettuare un downgrade arriva mentre le azioni di Capgemini sono scambiate a un rapporto P/E a 12 mesi a 17,7x, superando la media decennale di 16,0x, e a un rendimento del free cash flow del 5,2% rispetto alla media decennale del 7,1%.
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