2 titoli bancari che potrebbero vedere una forte ripresa a breve termine

Pubblicato 29.03.2019, 16:54
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Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

I titoli di Bank of America Corp (NYSE:BAC). (NYSE:) e Citigroup Inc (NYSE:C). (NYSE:) sono stati colpiti dal tono cauto della Fed, ma potrebbero essere destinati ad una netta ripresa, secondo il mercato delle opzioni e i grafici tecnici.

Entrambi potrebbero schizzare di ben l’8% nelle prossime settimane dopo essere crollati sulla scia delle indicazioni della Fed sulla politica monetaria, con gli investitori preoccupati per come i tassi di interesse più bassi possano influire sulla redditività delle banche.

Dal 18 marzo, i titoli di Bank of America e Citigroup sono crollati del 9% rispetto all’indice S&P 500, sceso invece di meno dell’1%. Ma questo potrebbe presto cambiare.

I tori tornano da Citi

Il titolo di Citigroup ha visto delle scommesse rialziste negli ultimi giorni. I livelli di open interest per le opzioni call con scadenza il 18 aprile al prezzo di 64,50 dollari sono schizzati di oltre 20.000 contratti, indicando che il titolo salirà. Al 27 marzo, queste call avevano un sovrapprezzo di circa 0,45 dollari a contratto e, affinché il loro acquirente abbia un profitto, il titolo dovrebbe salire a circa 65 dollari entro la data di scadenza.

Il grafico tecnico di Citigroup supporta le prospettive rialziste suggerite dalle opzioni. Il titolo è riuscito a mantenere una regione critica di supporto tecnico tra circa 60 e 61 dollari di recente. Questo livello di supporto è attivo dall’inizio del 2019, con il titolo ogni volta in ripresa. Se questo livello dovesse persistere, il titolo probabilmente vedrà una ripresa ad un trend in discesa a lungo termine a circa 65 dollari, un’impennata di circa il 7%.

Citygroup

Prospettive positive per Bank of America

Qualcosa di simile sta succedendo al titolo di Bank of America: anch’esso ha visto delle scommesse rialziste negli ultimi giorni per le call da 29 dollari con scadenza il 17 maggio. Il numero di contratti call è aumentato di circa 35.000 unità arrivando ad un totale di contratti open di circa 75.000. Affinché i compratori ottengano un profitto, il titolo dovrebbe schizzare approssimativamente di 29,40 dollari, circa l’8%, dal prezzo di 27,10 dollari del 27 marzo.

Il grafico tecnico suggerisce che il titolo è salito, concordando con le scommesse sulle opzioni. Il titolo ha colmato un vuoto tecnico creato quando era schizzato il 16 gennaio, che fa ora da livello di supporto a circa 26,80 dollari. Inoltre, ha trovato ulteriore supporto in un trend ribassista in atto da metà agosto. Se il supporto dovesse resistere ad entrambi i livelli, il titolo potrebbe salire ad una resistenza a circa 28 dollari.

Bank of America

Le stime potrebbero scendere ulteriormente

Un motivo per cui gli investitori sono diventati così ribassisti sulle banche è che la Federal Reserve ha reso noto che non prevede altri aumenti dei tassi nel 2019, riducendo al contempo le prospettive di crescita per l’economia USA. E ciò ha comportato il calo di circa 25 punti base del rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni e potrebbe avere un impatto negativo sugli interessi attivi netti delle banche, pesando sui profitti. Inoltre un’economia in crescita più lenta potrebbe danneggiare la capacità delle due banche di aumentare i prestiti, con un impatto anche sulla crescita di ricavi ed utili.

Dall’inizio di febbraio, le stime sugli utili degli analisti sono scese di oltre l’1% e puntano in basso per le compagnie. Gli eventi della scorsa settimana potrebbero risultare in un ulteriore calo di queste stime. Entrambe le banche hanno fatto relativamente un buon lavoro in passato nel gestire le aspettative sugli utili degli investitori, persino superandole in varie occasioni. Tutte e due pubblicheranno i risultati a metà aprile.

Stime BoA-Citigroup

C’è sempre il rischio che i due titoli scendano al di sotto dei livelli di supporto indicati prima per via della crescente volatilità del mercato in generale, risultando in un calo persino peggiore. Ma, per il momento, lo slancio e le scommesse sembrano suggerire una ripresa all’orizzonte, almeno sul breve termine.

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