La corsa per trovare un vaccino contro il letale coronavirus continua. E mentre la competizione aumenta insieme all’emergenza globale, gli investitori stanno arraffando le azioni di quelle compagnie biotech che hanno dimostrato i risultati più promettenti in questa fase iniziale della pandemia.
Malgrado le misure drastiche adottate da governi ed organizzazioni sanitarie in tutto il mondo per fermare la diffusione di questo agente patogeno altamente contagioso, che causa problemi respiratori noto con il nome di Covid-19, le autorità credono che sia difficile che il virus possa essere annientato tramite le sole misure di contenimento.
La diffusione mondiale ha già colpito 382.000 persone ed il numero delle vittime ad oggi ha superato le 16.500 unità. Negli Stati Uniti sempre più stati hanno imposto misure protettive più severe ed hanno ordinato ai residenti di stare a casa, mentre il tasso di infezione nel paese schizza sopra le 40.000 unità.
Di seguito, vedremo tre titoli del settore biotech che stanno registrando un’impennata dell’attività di trading con gli investitori retail e quelli quotidiani che scelgono le loro azioni, nella speranza che queste compagnie possano offrire un vaccino per combattere questo virus a rapida diffusione.
1. Moderna
Moderna (NASDAQ:MRNA) è un’azienda biotech con sede a Cambridge, Massachusetts, che sta lavorando ad un vaccino basato sulla sua tecnologia di RNA messaggero (mRNA) per creare proteine che sventino il coronavirus.
La compagnia sta lavorando in collaborazione con l’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive ed ha avviato la Fase 1 dei test clinici per il vaccino questo mese, per studiarne la sicurezza e la risposta immunitaria che genera.
Grafico prezzo settimanale Moderna
Moderna ieri ha reso noto che il suo vaccino sperimentale per il Covid-19 potrebbe essere disponibile per alcune persone selezionate già in autunno, probabilmente per lavoratori del settore sanitario, previa autorizzazione per uso in emergenza. Un potenziale vaccino, tuttavia, non si prevede sarà disponibile commercialmente per almeno un anno.
La casa farmaceutica sta anche aumentando la capacità di produzione in modo da poter produrre milioni di dosi ogni mese, ha dichiarato. Gli investitori hanno fatto schizzare il titolo di Moderna del 34% quest’anno. Ieri è crollato di oltre il 6% a 26,57 dollari.
La compagnia ha riportato solo 60 milioni di vendite l’anno scorso, con 20 candidati farmaceutici in fase di elaborazione per aree di trattamento come malattie infettive e cancro, ma non ha ancora completato gli studi di Fase 2 per nessuno di essi.
2. Regeneron
Regeneron Pharmaceuticals (NASDAQ:REGN) la scorsa settimana ha annunciato che comincerà i test clinici di un farmaco pensato per i pazienti che soffrono di gravi sintomi da coronavirus in sedici città USA.
Grafico del prezzo settimanale Regeneron
I test, che saranno condotti in collaborazione con la casa farmaceutica francese Sanofi (PA:SASY) (NASDAQ:SNY), cominceranno a New York, dove si trova il più grande focolaio di casi di coronavirus negli USA, prima di passare ad altre città nel paese. Secondo Regeneron, il farmaco, Kevzara, potrebbe diventare un importante componente nel trattamento del coronavirus in tutto il mondo.
Il titolo di Regeneron è schizzato di oltre il 20% quest’anno. Ieri si è attestato a 455,63 dollari, dopo essere rimbalzato di oltre il 3% sulla giornata. Al contrario di Moderna, Regeneron ha quasi 30 prodotti in fase di elaborazione, in aree come la salute cardiovascolare e l’oncologia, con 6 farmaci già approvati. Nell’ultimo anno fiscale, la compagnia ha registrato 7,86 miliardi di dollari di vendite e gli analisti si aspettano una crescita del 12% dei ricavi quest’anno.
3. Gilead
La casa farmaceutica con sede a Foster City, California, Gilead Sciences (NASDAQ:GILD), è tra le compagnie che stanno sviluppando farmaci per il coronavirus. La compagnia sta studiando l’efficacia del suo antivirale remdesivir in Cina, con i risultati dei test attesi per il mese prossimo.
Grafico prezzo settimanale Gilead
Robert Redfield, direttore del Centro per il Controllo delle Malattie USA, ha detto ai legislatori questo mese che il remdesivir sarebbe stato usato anche per motivi umanitari nello stato di Washington.
Ma in una dichiarazione di ieri la compagnia ha reso noto che l’impennata della domanda per motivi umanitari l’ha costretta a bloccare queste richieste mentre implementa un nuovo processo. “Nelle ultime settimane, c’è stato un incremento esponenziale delle richieste per uso umanitario per l’accesso di emergenza al remdesivir”, ha dichiarato Gilead, aggiungendo:
“E questo ha inondato un sistema di accesso di emergenza al trattamento che era stato pensato per un accesso molto limitato a farmaci sperimentali e mai inteso per l’utilizzo in risposta ad una pandemia”.
Scambiato a 72,61 dollari, il titolo della compagnia è balzato del 12% quest’anno, rispetto al crollo del 31% dell’indice S&P 500. Gilead ha una linea di elaborazione completa e quasi 30 prodotti già sul mercato in aree di trattamento come l’HIV e la salute cardiovascolare. Nel 2019 ha registrato 5,39 miliardi di dollari di profitti netti e 22,45 miliardi di dollari di vendite.
Morale della favola
È difficile prevedere quale compagnia riuscirà a produrre un farmaco commerciale nei prossimi 12-18 mesi, considerata la natura incerta di questa attività. Se volete scommettere su questi titoli, allora noi consigliamo Gilead e Regeneron, che hanno già portafogli diversificati con forti flussi di ricavi.