Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

3 indicazioni dal convegno OPEC a cui tutti i trader del greggio dovrebbero prestare attenzione

Pubblicato 06.07.2023, 11:16
  • I tagli alle esportazioni della Russia potrebbero indicare il bisogno di più scorte nazionali.
  • Il CEO di Aramco resta fiducioso sulla domanda petrolifera nel lungo periodo, malgrado i timori di una recessione.
  • L’OPEC invita l’Azerbaijan ad unirsi, puntando a rafforzare il controllo sui prezzi del petrolio.
  • Alla ricerca di altre idee di trading per affrontare l’attuale volatilità del mercato? Sono iniziati i saldi estivi di InvestingPro: Scoprite i nostri sconti interessanti sui piani di abbonamento!
  • L’OPEC ha appena tenuto un convegno a Vienna. Non si tratta di una solita riunione dell’OPEC o dell’OPEC+, in cui i ministri valutano il mercato e fissano le quote di produzione. È invece una riunione informale durante la quale ministri dell’OPEC, delegati e importanti analisti del settore petrolifero discutono dei trend e dei nuovi sviluppi.

    Tuttavia, importanti messaggi dagli operatori chiave dell’OPEC possono fornire informazioni circa le loro opinioni sulla produzione futura, e possono far muovere il mercato.

    Ecco alcune importanti indicazioni per i trader che possiamo trarre finora dalla conferenza:

    1. Arabia Saudita e Russia hanno annunciato (separatamente) dei tagli prima della conferenza

    L’Arabia Saudita ha deciso di estendere il suo taglio alla produzione volontario di un milione di bpd fino a fine agosto. La Russia intende tagliare le esportazioni di 500.000 bpd ad agosto. Anche l’Algeria ha promesso di tagliare 20.000 bpd ad agosto.

    I piani della Russia vanno sempre presi con le pinze, in quanto spesso non mantiene la parola sulle variazioni della produzione che annuncia. Tuttavia, i tagli alle esportazioni potrebbero essere dovuti al fatto che la Russia ha bisogno di più petrolio a livello nazionale e sta pensando di destinare questo greggio alle sue raffinerie.

    Ma, ora che i sauditi hanno prorogato i tagli volontari per un altro mese, i trader dovrebbero aspettarsi un aumento delle pressioni perché continuino fino alla fine del 2023, soprattutto se la fiducia nell’economia globale non dovesse riprendersi.

    2. L’Arabia Saudita potrebbe estendere i tagli per tutto il 2023, se necessario

    In un’intervista durante il convegno dell’OPEC, il CEO di Aramco Amin Nasser è sembrato cautamente ottimista sulla domanda, dicendo che i timori recessionari sono dappertutto e che la crescita economica cinese sta ancora aumentando.

    È stato particolarmente ottimista sulla crescita della domanda di carburante per aerei ed ha notato che si trova ancora al di sotto dei numeri pre-COVID, quindi potrebbe aumentare. Non ha dato tempistiche sul miglioramento dell’economia cinese, il che potrebbe significare che ritiene che la domanda del Paese non tornerà ai livelli pre-COVID entro la fine del 2023, malgrado le previsioni degli analisti sul secondo semestre.

    Tuttavia, Aramco (TADAWUL:2222) non ha motivo di preoccuparsi, perché la sua posizione nel lungo periodo è solida. Aramco di recente ha firmato due nuovi contratti di fornitura che aumenteranno le esportazioni saudite di greggio in Cina di oltre un milione di bpd, quindi la nazione può benissimo tagliare la produzione ora, perché la domanda futura è assicurata.

    I trader non devono pensare che l’Arabia Saudita abbia bisogno di più denaro adesso: malgrado le grosse spese, la nazione ha abbastanza liquidità da poter tagliare la produzione e dipendere da prezzi nel range dei 70 dollari, perché farà più soldi in futuro.

    3. L’OPEC vuole espandersi e cerca nuovi membri

    Sembra che l’OPEC stia cercando di approfittare del successo del gruppo allargato OPEC+ e di convincere i membri ad unirsi pienamente al cartello.

    Ha appena invitato ufficialmente l’Azerbaijan ad entrare, anche se il ministro dell’energia della nazione ha dichiarato che al momento non stanno prendendo in considerazione l’idea di unirsi al gruppo. Più nazioni produttrici si uniranno all’OPEC, maggiore sarà l’influenza sui prezzi del petrolio che il gruppo potrebbe avere.

    L’Azerbaijan al momento produce circa 500.000 bpd di petrolio, anche se, una volta (nel 2009), ne produceva ben un milione.

    E questo metterebbe l’Azerbaijan nella fascia bassa delle nazioni produttrici nell’OPEC se dovesse entrare a farne parte. La mossa potrebbe essere di natura più politica che economica, però, in quanto unirsi all’OPEC potrebbe aiutare l’Azerbaijan a bilanciare l’influenza russa nel Paese.

    ***

    Con InvestingPro, è possibile accedere comodamente ad informazioni complete su varie compagnie, in un unico posto, senza dover raccogliere informazioni da tante fonti, risparmiando tempo e fatica.

    Con i saldi estivi di Investing Pro, potete approfittare di sconti incredibili sui nostri piani di abbonamento per un tempo limitato:

    • Mensile: sconto del 20% e la flessibilità di un abbonamento mensile.
    • Annuale: sconto di ben il 50% per assicurarsi un anno intero di InvestingPro ad un prezzo imbattibile.
    • Biennale: sconto di addirittura il 52% e profitti massimizzati grazie alla nostra offerta web esclusiva.

    Non perdete questa opportunità limitata nel tempo di accedere a strumenti all’avanguardia, analisi di mercato in tempo reale e le opinioni degli esperti. Iscrivetevi oggi stesso a InvestingPro e liberate il vostro potenziale di investimento. Affrettatevi, gli Sconti estivi non dureranno per sempre!

    Summer Sale Is Live!

    ***

    Nota: L’autrice non possiede nessuno degli asset menzionati nell’articolo.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.