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Pubblicato 08.01.2022, 12:47
Aggiornato 14.05.2017, 12:45

Il FtseMib disegna una black spinning top che archivia la seconda seduta negativa consecutiva. La prima settimana del 2022 si chiude comunque in positivo (+0.99%).



A tenere banco nella prima settimana dell’anno, oltre alle preoccupazioni per nuove restrizioni dovute alla pandemia, i timori scaturenti dalla lettura delle minute della Federal Reserve da cui si evince una volontà di incrementare i tassi USA più rapidamente del previsto nel corso del 2022.

Questo ha generato una sorta di rotazione fra i titoli new economy a beneficio di quelli della old economy. Il Nasdaq archivia la peggior settimana delle ultime 72 con un ribasso del 4.35% andando a testare la trendline rialzista scaturente dai minimi di Maggio 2021 in area 14.000. Il cedimento di questo supporto dinamico potrebbe aprire il campo allo sviluppo di una nuova gamba ribassista con obiettivo 14.200 punti.



Sul listino italiano, nonostante la partenza in verde, pesano le preoccupazioni legate all’allargamento dello lo spread, a 134 punti base sui massimi da settembre 2020. L’impressione è che questo sia dovuto al rischio di instabilità politica in vista delle elezioni del presidente della Repubblica. In particolare il timore degli operatori è che una eventuale salita al colle di Draghi comporterebbe difficoltà nel trovare un nuovo presidente del consiglio autorevole in grado di compattare una maggioranza frammentata fino a fine legislatura. Fra l’altro ci sono molte partite aperte (come Carige (MI:CRGI_old), Telecom (MI:TLIT) ecc) in cui il ruolo della politica è determinante per cui un eventuale periodo di instabilità renderebbe i closing delle operazioni molto difficili.

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Sarà quindi fondamentale monitorare l’andamento dello spread che è una sarà una sorta di termometro delle tensioni sull’Italia. In particolare il superamento di area 150 farebbe scattare un primo campanello di allarme.



Da monitorare attentamente anche il nostro indicatore Netshort Index che fotografa la pressione delle Mani Forti sulle azioni di Piazza Affari. Nello specifico aggrega le posizioni short aperte sulle azioni italiane: una crescita sopra area 60 sarebbe il segnale che i grandi investitori iniziano scommettere pesantemente su una discesa delle azioni italiane con evidenti implicazioni ribassiste per il nostro indice.



Operativamente siamo piuttosto leggeri sul mercato avendo una sola azione in portafoglio che mostra interessanti segnali di inversione della forza relativa. Nelle prossime sedute adetteremo la nostra strategia rispetto all’evoluzione del Nasdaq, dello Spread e del Net Short index.

Tra i titoli interessanti per la prossima seduta, segnaliamo:

Telecom Italia (MI:TLIT)
STM (PA:STM)
Amplifon SpA (MI:AMPF)
Banco Bpm SpA (MI:BAMI)
ENI (MI:ENI)
Acea SpA (MI:ACE)
Maire Tecnimont SpA (MI:MTCM)

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