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Distribuzione: 3 titoli su cui scommettere e uno da evitare in vista degli utili

Pubblicato 12.08.2020, 15:28
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C’è un gruppo di compagnie USA che deve ancora pubblicare gli utili del secondo trimestre mentre la stagione volge al termine: i colossi della distribuzione.

Nel complesso il settore è stato tra i principali vincitori mentre i consumatori hanno accelerato il passaggio agli acquisti online sulla scia della pandemia di coronavirus e delle successive misure di serrate ordinate dai governi.

Non sorprende dunque che gli ETF legati alla distribuzione siano scambiati vicino ai massimi mai registrati, con il fondo SPDR® S&P Retail ETF (NYSE:XRT) schizzato di circa il 92% dal minimo di marzo, rispetto al rialzo di circa il 52% dell’indice S&P 500 nello stesso periodo.

Grafico XRT/S&P 500

In vista dei loro imminenti risultati trimestrali, parleremo di tre dei nomi con la performance migliore del settore che hanno dimostrato di poter competere con successo contro Amazon (NASDAQ: NASDAQ:AMZN) online. E abbiamo incluso anche un distributore da evitare del tutto, con i clienti che stanno alla larga dai centri commerciali affollati.

1. Walmart: pubblicazione del report il 18 agosto, prima dell’apertura dei mercati

  • Stima crescita EPS: -2,3% su base annua
  • Stime crescita ricavi: +3,5% su base annua

Walmart (NYSE:WMT) ha visto una performance straordinaria nel mondo della distribuzione negli ultimi mesi, con il titolo schizzato di circa il 28% dai minimi di marzo, in parte grazie alla rapida crescita dell’e-commerce e delle vendite online durante la pandemia di coronavirus.

Il titolo della compagnia con sede a Bentonville, Arkansas, che ha toccato il massimo storico di 134,12 dollari il 15 luglio, ha chiuso a 130,20 dollari ieri, con una valutazione di 368,7 miliardi di dollari.

WMT Daily Chart

Grafico giornaliero WMT

Il più grande distributore tradizionale al mondo, i cui utili e ricavi hanno facilmente battuto le aspettative nel primo trimestre, dovrebbe riportare utili per azione di 1,24 dollari, contro gli EPS di 1,27 dollari dello stesso periodo dell’anno prima. I ricavi dovrebbero salire di circa il 3,5% su base annua a 135,03 miliardi di dollari, traendo vantaggio dall’aumento delle vendite online.

Di conseguenza, gli investitori presteranno molta attenzione alla crescita del dato sull’e-commerce di Walmart, schizzato al tasso record del 74% nel trimestre precedente. L’azienda ha annunciato nel suo report sugli utili del primo trimestre che i ritiri della spesa e le consegne di prodotti alimentari ed altri beni di consumo hanno raggiunto volumi record.

Anche le vendite su base comparabile, rimbalzate del 10% nel primo trimestre, saranno seguite da vicino. Walmart registra una crescita da oltre cinque anni di seguito negli USA, rimasta ineguagliata dai rivali.

2. Best Buy: pubblicazione del report il 25 agosto prima dell’apertura dei mercati

  • Stima crescita EPS: -7,4% su base annua
  • Stime crescita ricavi: +0,4% su base annua

Come Walmart, anche il titolo di Best Buy (NYSE:BBY) ha tratto vantaggio quest’anno dalla robusta crescita delle entrate da e-commerce. Negli ultimi 12 mesi, il colosso della distribuzione di elettronica di consumo USA ha visto il suo titolo segnare un’impennata del 64%, mentre continua ad essere uno dei pochi distributori di elettronica ancora fiorente nonostante la crescente concorrenza di Amazon.

Il titolo è salito al massimo storico di 105,57 dollari ieri, prima di attestarsi a 104,12 dollari, e la compagnia di Richfield, Minnesota, ha ora una capitalizzazione di mercato di 26,9 miliardi di dollari.

BBY Daily

Grafico giornaliero BBY

Best Buy pubblicherà i risultati del secondo trimestre prima della campanella di apertura martedì 25 agosto. Secondo le stime, il colosso del tech riporterà utili di 1,00 dollari ad azione, in lieve calo dagli EPS di 1,08 dollari dell’anno scorso. I ricavi dovrebbero totalizzare 9,58 miliardi di dollari, in salita dai 9,54 miliardi dello stesso periodo di un anno fa.

Inoltre, gli investitori saranno curiosi di capire se gli investimenti nella divisione online di Best Buy continuano a dare frutti, dopo che i ricavi online nazionali sono schizzati di oltre il 155% nel primo trimestre a 3,34 miliardi di dollari.

In quello che è stato un segnale promettente, la compagnia il mese scorso ha annunciato che le vendite online sono più che triplicate nel trimestre in corso fino al 18 luglio, con un’impennata del 255% grazie al balzo della domanda online di computer, tablet ed altre attrezzature per lavorare da casa.

3. Dollar General: pubblicazione del report il 27 agosto prima dell’apertura dei mercati

  • Stima crescita EPS: +36,7% su base annua
  • Stime crescita ricavi: +17,9% su base annua

Dollar General (NYSE:DG) è il più grande discount degli USA, con oltre 15.000 negozi in 44 stati. La compagnia con sede a Goodlettsville, Tennessee, che vende prodotti alimentari, per la casa e per l’igiene personale a prezzi bassi, ha visto il suo titolo schizzare di circa il 53% dal recente minimo di marzo.

Il titolo, che ha raggiunto il massimo storico di 197,23 dollari il 5 agosto, ha chiuso a 191,09 dollari ieri, dando alla compagnia una capitalizzazione di mercato di circa 48,1 miliardi di dollari.

DG Daily Chart

Grafico giornaliero DG

Dollar General ha riportato risultati straordinari per il primo trimestre a fine maggio. Le previsioni indicano utili per azione di 2,38 dollari per il secondo trimestre, con un aumento su base annua di circa il 37%. I ricavi dovrebbero schizzare di quasi il 18% dallo stesso periodo dell’anno scorso a 8,23 miliardi di dollari, rispecchiando il boom della domanda da parte dei clienti che hanno fatto scorta di prodotti alimentari e per la casa.

Inoltre, gli investitori si focalizzeranno sugli aggiornamenti di Dollar General per quanto riguarda le vendite su base comparabile, un indicatore importante nella distribuzione che misura la performance delle vendite dei singoli negozi. Le vendite sono schizzate del 21,7% lo scorso trimestre, l’aumento maggiore in almeno 14 anni.

Titolo da evitare

Kohl’s: pubblicazione del report il 18 agosto prima dell’apertura dei mercati

  • Stima crescita EPS: -163,2% su base annua 
  • Stime crescita ricavi: -27,8% su base annua

In netto contrasto rispetto alle forti performance annuali delle altre tre compagnie che abbiamo visto, il titolo di Kohl’s (NYSE:KSS) si ritrova intrappolato in un trend ribassista ormai per la maggior parte del 2020, mentre fatica a trovare nuovi modi per attirare clienti.

Il distributore con sede a Menomonee Falls, Wisconsin, che possiede oltre 1.100 punti vendita in tutto il paese, è rimasto indietro rispetto ai rivali nell’implementare iniziative come le vendite online e le opzioni di ritiro in negozio.

Il titolo, crollato di oltre il 54% sull’anno in corso, ha chiuso a 23,24 dollari ieri sera, con una capitalizzazione di mercato di circa 3,6 miliardi di dollari.

KSS Daily Chart

Grafico giornaliero KSS

Kohl’s ha riportato una perdita maggiore del previsto nell’ultimo trimestre. Le previsioni indicano una perdita di 0,98 dollari ad azione nel secondo trimestre, rispetto agli utili per azione di 1,55 dollari dello stesso periodo di un anno fa, rispecchiando l’aumento dei costi della compagnia in difficoltà nel tentativo di contrastare l’impatto negativo dell’epidemia di coronavirus. I ricavi dovrebbero crollare di quasi il 28% dallo stesso periodo dell’anno precedente a 3,01 miliardi di dollari.

Oltre a questi dati, gli investitori terranno d’occhio anche l’aggiornamento di Kohl’s per quanto riguarda le vendite online. Kohl’s ha annunciato nel report sugli utili del primo trimestre che le vendite online sono aumentate complessivamente del 24%, avendo limitato le operazioni all’app ed al sito web tra le misure di serrate ordinate dal governo.

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