Quadro macro economico
Già altalenanti, le borse europee pagano pegno dalle indicazioni arrivate sia dal mercato del lavoro e sia dal tasso di disoccupazione americani. A Londra il Ftse 100 ha chiuso in calo dello 0,86%, il Cac40 è sceso dello 0,66% e il Dax ha lasciato sul campo l’1,14%. L’unico segno più è quello dell’Ibex, in aumento dello 0,37%.
Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso aumentando le perdite nel finale di seduta e riportandosi sui minimi dall’agosto del 2013. L’indice Ftse Mib, che in mattinata si era spinto fino a 17.834 punti, ha chiuso con una flessione di circa 2 punti percentuali in area 17.260 punti. Tonfo di Finmeccanica (MI:SIFI) (-5,27%) in scia al nuovo slittamento della firma del contratto in Kuwait per la fornitura di 28 Eurofighter "Thypoon".
Lo scorso 1 febbraio l'emittente Kuaitnews aveva riportato i dubbi del Governo sulla mancanza di informazioni riguardo ai costi. Positiva Saipem (MI:SPMI) (+0,29%) e nuovo crollo dei diritti (-59,40%) legati all'aumento di capitale. Restando nel comparto energetico forti vendite su Enel (MI:ENEI) che ha lasciato sul parterre il 2,85%. Contrastate le banche: Banca Mediolanum (MI:BMED) ha guadagnato il 3,75%, Montepaschi il 3,42%, Ubi Banca (MI:UBI) il 2,01%. In deciso ribasso invece Banco Popolare (MI:BAPO) (-5,67%) e Bpm (MI:PMII) -6,03%.
Dal punto di vista macro economico, è stato un fine settimana all’insegna della volatilità, complice i dati sullo stato di salute degli occupati non agricoli del paese a stelle e strisce, pubblicati dal Dipartimento del Lavoro. Nell’ultima rilevazione i Non-farm Payrolls, sono aumentati a gennaio di 151.000 unità.
Gli economisti avevano atteso un aumento di 188.000 unità. Il dato di dicembre è stato rivisto al ribasso, da +292.000 a +262.000 posti di lavoro. Il dato di novembre è stato invece rivisto al rialzo, da +252.000 a +282.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione (Unemployment Rate) è sceso a gennaio, rispetto a dicembre, dal 5% al 4,9%. Si tratta del più basso livello da otto anni.
Gli esperti avevano previsto un tasso di disoccupazione invariato al 5%. Infine, sempre dagli Stati Uniti, è stata pubblicata anche la bilancia commerciale, la quale ha evidenziato a dicembre un deficit di 43,36 miliardi di dollari, in rialzo rispetto ai 42,23 miliardi del mese precedente (dato rivisto dal precedente -42,37 miliardi). Il dato è peggiore delle stime degli analisti che avevano pronosticato un deficit commerciale di 43,20 miliardi.