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Cresce il mercato globale di consegne di pizza, ecco 2 buoni titoli su FTSE e NYSE

Pubblicato 26.08.2020, 16:37
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Finora, nel 2020, ci sono numerosi settori ed attività che sono chiaramente emersi vincitori. Tra essi i ristoranti fast-food, come le catene di pizzerie, in quanto i clienti, dovendo stare chiusi in casa, hanno preferito richiedere le consegne a domicilio anziché andare a cena fuori.

Oggi parleremo della britannica Domino’s Pizza Group (LON:DOM), (OTC:DPUKY), la società che detiene il franchising della statunitense Domino’s Pizza (NYSE:DPZ) , per capire se i due titoli possano essere un buon acquisto a lungo termine ai livelli attuali.

Il titolo di DOM, componente del FTSE 250

DOM è il principale marchio di pizzerie nel Regno Unito ed un nome importante sul mercato irlandese. Detiene inoltre il franchising per i punti vendita in Svizzera e Liechtenstein ed ha attività in Germania, Islanda, Lussemburgo, Norvegia e Svezia.

Il primo Domino’s Pizza nel Regno Unito ha aperto nel 1985. Prima che i proprietari britannici comprassero il franchise, nel 1993, il gruppo veniva controllato dagli USA. Nel 1999, la compagnia debutta in borsa sull’Alternative Investment Market (AIM), passando sul mercato principale nel 2008.

Domino's Pizza Group 18-Month Chart.

Grafico su 18 mesi Domino’s Pizza Group

L’11 agosto, Domino’s ha pubblicato i risultati provvisori per il periodo di 26 settimane terminato il 28 giugno. Le vendite nel Regno Unito e in Irlanda, che rappresentano la somma di tutte le vendite effettuate sia dai punti vendita in franchising che aziendali, sono aumentate del 5,5% a 628,9 milioni di sterline (o 826 milioni di dollari).

La gestione ha messo in luce il balzo degli ordini online nel secondo trimestre. Gli analisti sono stati lieti di vedere che la compagnia ha deciso di pagare il suo dividendo finale 2019 che era stato rinviato.

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L’amministratore delegato Dominic Paul, ex boss di Costa Coffee di proprietà di Coca-Cola Company (NYSE:KO) , entrato a far parte di Domino’s a maggio, ha dato previsioni miste sul resto dell’anno.Ha affermato:

“Sebbene le attività nelle prime settimane del secondo semestre siano state incoraggianti, è ancora troppo presto per capire come si evolverà il comportamento dei clienti”.

Gli azionisti del componente del FTSE 250 sono stati ben ricompensati. Sull’anno in corso, il titolo di DOM è balzato di oltre il 7%. A marzo, ha visto un minimo di 52 settimane ed a giugno ha segnato un massimo di 52 settimane. Dall’inizio della primavera, il titolo ha visto ritorni di oltre il 40%. I rapporti P/E forward e P/S si attestano rispettivamente a 20,41 e 3,07.

Il titolo oscilla a 330 centesimi (le azioni OTC USA ieri hanno chiuso a poco meno di 9 dollari). Nel caso di prese di profitto a breve termine di circa il 5%-7%, offrirà un valore migliore agli investitori a lungo termine.

Domino’s Pizza negli USA

Domino’s Pizza, con sede ad Ann Arbor, Michigan, la più grande compagnia di pizzerie al mondo basata sulle vendite globali, è una delle maggiori catene di fast-food che hanno tratto vantaggio dall’appetito dei clienti nel 2020.

Il primo punto vendita Domino’s aprì ad Ypsilanti, Michigan, nel 1960. Mentre le attività negli USA si espandevano, il primo punto vendita internazionale cominciò le attività in Canada nel 1982, nello specifico a Winnipeg, Manitoba.

Al momento, ci sono oltre 17.100 punti vendita, di cui più di 10.000 al di fuori degli Stati Uniti. La catena ha oltre 770 proprietari del franchise indipendenti negli Stati Uniti, con più del 94% dei punti vendita di Domino’s negli USA in franchise.

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Domino's Pizza US 18-Month Chart

Grafico su 18 mesi Domino’s Pizza

Il 16 luglio, il gruppo ha annunciato i risultati del secondo trimestre. Le vendite al dettaglio globali, che hanno ricevuto un impatto positivo dalle vendite su base comparabile USA, sono aumentate del 5,7%. Le vendite su base comparabile USA ed internazionali hanno registrato incrementi rispettivamente del 16,1% e dell’1,3%, in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Domino’s aveva registrato vendite al dettaglio globali di oltre 14,3 miliardi di dollari nel 2019, con più di 7,0 miliardi di dollari negli USA e quasi 7,3 miliardi a livello internazionale. Quest’anno, nel secondo trimestre, ha registrato vendite al dettaglio globali di oltre 3,4 miliardi di dollari, con più di 1,9 miliardi di dollari negli USA ed oltre 1,5 miliardi a livello internazionale.

Gli affari hanno generato 240 milioni di dollari di entrate nette nel primo semestre dell’anno, con un incremento del 30% sul 2019. Negli USA, Domino’s ottiene più del 65% delle vendite in maniera digitale tramite la suite AnyWare, una tecnologia per gli ordini digitali. Wall Street considera la sua infrastruttura di ordini digitali e consegne un asset importante.

Durante il trimestre, Domino’s ha acquisito una partecipazione di minoranza in Dash Brands Ltd., una compagnia privata che si occupa di franchise in Cina.

Finora sull’anno, il titolo di DPZ è schizzato di oltre il 42%. Il 24 agosto, ha segnato il massimo storico di 424,72 dollari. Gli azionisti a lungo termine saranno felici di notare la crescita dal 2009, quando il titolo si attestava a circa 9 dollari. In altre parole, 1.000 dollari investiti su DPZ all’epoca ora sarebbero pari a circa 47.000 dollari.

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I rapporti P/E forward e P/S si attestano rispettivamente a 36,90 e 4,73. Infine, il 15 luglio la direzione ha annunciato un dividendo trimestrale da 78 centesimi ad azione per gli azionisti che risultano al 15 settembre.

Morale della favola

I partecipanti dei mercati che volessero avere una fetta degli investimenti potrebbero pensare di comprare sul calo Domino’s Pizza o nel Regno Unito o negli Stati Uniti. Entrambe le compagnie potrebbero essere ben posizionate per placare l’aumento dell’appetito dei clienti nei giorni del “resto a casa” per il COVID-19, in quanto le cene nei ristoranti probabilmente impiegheranno più tempo a vedere una ripresa. Nel frattempo, Domino’s negli USA ed in tutto il mondo probabilmente registrerà un aumento delle vendite.

Gli investitori australiani potrebbero effettuare un’ulteriore due diligence sul titolo australiano Domino’s Pizza Enterprises Ltd (ASX:DMP).

Infine, numerosi ETF si focalizzano su una serie di ristoranti e compagnie alimentari. Tra questi:

  • First Trust Nasdaq Food & Beverage ETF (NASDAQ:FTXG)
  • Invesco Dynamic Food & Beverage ETF (NYSE:PBJ)
  • Invesco Dynamic Leisure and Entertainment ETF (NYSE:PEJ)
  • iShares MSCI Global Agriculture Producers ETF (NYSE:VEGI)
  • iShares Global Consumer Staples ETF (NYSE:KXI), which was di cui abbiamo parlato.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

 

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