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Bezos, pensionamento spaziale mentre Amazon vola verso i 2 mila miliardi

Pubblicato 07.07.2021, 08:36
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Jeff Bezos, dopo 27 anni va in vacanza nello spazio (per 11 minuti) affidando il comando di Amazon ad Andy Jassy.

Sembra l'inizio di una favola, ma è pura realtà!

Il lancio è previsto il 20 luglio 2021, a bordo della Blue Origin, insieme a Bezos ci sarà il fratello e anche Wally Funk (ottantaduenne, ex pilota). I tre apriranno la strada al turismo spaziale offrendo un'esperienza fuori dal comune vista l'assenza di gravità e una visuale del nostro mondo tutt'altro che banale.

Ma andiamo per gradi.

Era il 5 luglio del 1994, quando nel suo garage mise la prima insegna (famosissima) "Amazon.com (NASDAQ:AMZN)" scritta con una bomboletta spray di colore blu. Era l'inizio della rivoluzione Amazon che conosciamo oggi.

L'idea iniziale era di creare un rivenditore online alla portata di tutti, e il primo prodotto furono i libri per via della facilità con cui reperirli e spedirli (poco ingombranti). Oggi come ben sappiamo, non è solo questo anzi, il suo business si basa sulla possibilità di acquistare qualsiasi (quasi) oggetto da remoto, di conseguenza sulle transazioni online che permette di fare ai suoi clienti e alla velocità delle spedizioni. Negli anni ha migliorato sempre più quest'ultimo aspetto, passando da consegne in "48 ore" a quelle "del giorno dopo". Ovviamente dietro a tutto questo non c'è solo l'organizzazione aziendale che si basa sulla formazione degli operai ma anche su centinaia di "robot" capaci di fare migliaia di operazioni al minuto.


Detto ciò, possiamo affermare che Amazon è il più grande sito di e-commerce (e non solo) al mondo. con il diffondersi dell’uso di Internet le aziende hanno iniziato a guardare il web come a un nuovo modo di fare business (molto più istantaneo). La vendita di prodotti online offre alle persone una varietà di scelte e di opportunità alla portata di un click o due.


Il primo a credere in Bezos e nel suo progetto allora "futuristico" fu Nick Hanauer con un investimento di 40 mila $, in seguito anche Tom Alburg che investì ben 100 mila $.

Con la consapevoleza di espandersi, il 15 maggio 1997, Amazon si quota in borsa e le azioni inzialmente vengono vendute a "18$" (solo). Successivamente a quest'evento vennero aggiunti altri prodotti all'e-commerce come CD-Rom, film, programmi software, videogame, giocattoli, oggetti di elettronica e per la casa. Dà allora il suo valore non ha fatto che crescere anche se i "periodi bui" ci sono stati anche per bezos & co., sembrerà strano ma è così!



Concentriamoci sugli ultimi anni

Nel 2017 ha registrato ricavi per 178 miliardi e una capitalizzazione che è arrivata a 720 miliardi di dollari, nel 2018 le vendite che sono cresciute da 37
a 41 miliardi, le azioni hanno toccano i 2.050 di dollari e la capitalizzazione della società ha segnato i mille miliardi. Nel 2019 i profitti sono stati di
11,6 miliardi e i ricavi di 280 miliardi di dollari con una crescita del 15% rispetto al 2018. Tutto questo grazie al fatto che il business dell'e-commerce, solo negli Usa, è pari al 40% - 45% mentre per il cloud meno, cioè il 30% data la lotta per la supremazia con Microsoft (NASDAQ:MSFT), Apple (NASDAQ:AAPL) e Google.

In questi anni bezos non si è mica fermato. Ha iniziato un'altra vera e propria rivoluzione nel mondo dei supermercati. ha aperto al pubblico Amazon Go, un discount senza cassa e di conseguenza senza dipendenti perchè tutto ciò che si prende dagli scaffali e compra viene addebitato
automaticamente sul proprio conto. E non solo, anche Prime Video, la seconda piattaforma di streaming al mondo dopo Netflix (NASDAQ:NFLX).

Il 2020 è stato un'altro anno di "record".

La società ha registrato un fatturato di circa 386 miliardi di dollari mentre l'utile netto è arrivato a 21,3 miliardi con un aumento dell’84% rispetto all'anno precedente. Sicuramente tutto questo è stato accelerato dal Covid-19 che ha fatto avvicinare all'e-commerce e in particolare ad Amazon milioni di persone "bloccate" in casa, abituate a comprare nei negozi fisici. In questo periodo gli operai al suo interno hanno raggiunto la modica cifra di 1,2 milioni, prosperando e raggiungendo guadagni che sono arrivati a crescere del 197% a discapito dei negozi sotto casa che non hanno avuto altra scelta che chiudere (ovviamente non tutti).

In realtà, se guardiamo le varie fonti degli utili, non è prorpio così. Essi derivano per lo più da Amazon Web Services (52 miliardi), gestita dal successore di Bezos (jassy), che sul totale dell'utile operativo (EBIT - Earnings Before Interest and Taxrappresenta - rappresenta il risultato della gestione aziendale prima che vengano considerati gli interessi e le tasse) vale circa il 65%.

Crescita nel 2020


In questi primi mesi del 2021 il colosso, beneficiando ancora delle restrizioni dei governi per via dei contagi da Covid-19, ha registrato un utile per azione di 15,80$ cioè un profitto di 8,1 miliardi e i ricavi sono saliti, oltre qualsiasi previsione, a 108,52 miliardi di dollari mentre le vendite sono aumentate del 45%.


Nel mese di giugno ad illuminare i mercati è stato l'indice Nasdaq, con un rialzo del 7%, dovuto alle performance dei titoli tech (che sembrano inarrestabili) come Facebook (NASDAQ:FB), Google, Apple, Microsoft e Amazon che hanno avuto una capitalizzazione totale di 9 trilioni di dollari. Se ci soffermiamo per un attimo su Microsoft che si avvicina, dopo decenni, al traguardo dei 2 mila miliardi di dollari (che per ora è stato oltrepassato solo da Apple), è cosa buona pensare che la prossima sarà sicuramente Amazon vista la velocità "x2" di crescita rispetto alle altre concorrenti. Le sue azioni, quest'anno, potrebbe salire fino 4500$.


Ma c'è una novità.

Il 5 luglio, come già menzionato in precedenza, Andy Jassy (ex responsabile della divisione cloud di Amazon) ha sostituito Jeff Bezos nel ruolo di CEO, quest'ultimo ha assunto la carica di presidente esecutivo.

Entrò in Amazon nel 1997, quando era una società da "15 milioni" di fatturato annui. In questi anni è stato un uomo chiave nel progetto di Bezos, basti ricordare la battaglia vinta contro IBM per un contratto con la CIA dove è arrivata a tutti la "forza" del Cloud di Amazon (da sola ricopre un terzo del mercato globale). E nel 2020, ha realizzato vendite per un totale di 45 miliardi di dollari, in rialzo del 30% rispetto all’anno precedente.

Non male direte, ma sicuramente non sarà il nuovo "Jeff Bezos".


Non è la prima volta che una "Big" passa il testimone. E' toccato anche a Microsoft, Google ed Apple che dopo sono riusce a raggiungere nuovi e importanti successi finanziari.

Bill Gates lascia la carica di CEO nel 2000 e il fatturato nonostante ciò passa da 23 miliardi a 144 miliardi, Steve Jobs (per motivi di salute) si congedò nel 2011 e dopo il fatturato di Apple è salito da 109 miliardi a 275 miliardi, infine larry Page lascia la carica di CEO nel 2015 e il fatturato di Google cresce fino a 183 miliardi. Anche per Amazon sarà un "bene"?

A differenza dei sopra citati, Jassy rileva un società "tonica" (pronta a correre i 100 mentri in 10 sec) che anche nel secondo trimestre continuerà ad avere un ricavo sopra i 100 miliardi di dollari, generando a fine anno più di 400 miliardi e con una previsione di 600 miliardi di dollari nel 2022 superando così Walmart, la più grande catena di negozi al dettaglio al mondo per intenderci. (possiamo dire che il suo compito è facilitato).


La recente acquisizione di MGM (compagnia di cineporduzione) che ha come sigla iconica "il ruggito del leone", non è da sottovalutare anzi è un'altro punto a favore.

Amazon entrò nel mondo dello streaming nel 2011 senza troppe pretese e adesso ha acquistato per 8,45 miliardi di dollari la "Metro Goldwyn Mayer" e l'inestimabile collezione di film che conta oltre 4 mila titoli tra cui "Lo Hobbit" e più di 15 mila episodi di serie tv come "Vikings". Questo sta a significare una sola cosa, sta puntando a surclassare la sue rivali Netflix e Disney.


Ma non finisce qui.

Di recente ha aumentato il prezzo dei click sugli annunci pubblicitari da 0,93$ a 1,20$ (a clic ovviamente). Questo porterebbe circa il 50% in più nelle sue entrate. Il margine di crescita in questo settore è incalcolabile. Potrebbe superare anche gli utili provenienti da Amazon Web Services e magari, anche Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Facebook che sono ai primi posti delle società che hanno più entrate pubblicitarie.

Infine durante l'ultimo G7, in cui si è cercato di applicare una tassazione uniforme per le grandi multinazionali, non si è arrivati a toccare o infastidire
minimamente "nessuna" di queste. Nel caso di Amazon, nonostante il volume di vendite sia arrivato a quasi 390 miliardi (nel 2020) ha un rapporto utile/ricavi che non arriva al 10% ed automticamente è esclusa nel pagare le tasse (la tassazione si applica quando il 20% della quota di profitto è superiore al 10% dei ricavi).


Analizziamo i grafici di Amazon

Amazon Weekly

Amazon Daily

Amazon 1h

Amazon RSI

La strategia long è tutt'ora applicabile (non potrebbe essere altrimenti).

Il titolo ha già attraversato un periodo di lateralizzazione (dovuto anche alle riaperture nei vari paesi?) fino al mese di maggio per poi esplodere nel mese di giugno e nei primi giorni di luglio (+16%).


Ma nel breve periodo, visionando il grafico daily, time-frame 1h e l'indicatore RSI potrebbero esserci dei ribassi non troppo forti in area 3500$ - 3400$ anche in vista degli utili del 29 luglio. Normalmente la volatilità aumenta mentre gli investitori cercano di stabilizzare il prezzo in base ai nuovi dati.

Le proiezioni di Amazon sono positive, e il suo valore si avvicinerà ai 5000$ entro il 2022.


Concludendo

Bezos ha dichiarato che la prossima missione della "Sua" Amazon sarà il dominio sui viaggi spaziali. 

La potenzia finanziaria a disposizione ci porta a pensare che per certi versi sarà "probabilmente" così. Quindi,  Amazon rientra tra le protagoniste dei prossimi anni, non solo per il settore dell'e-commerce e dello streaming.

Si sta aprendo un nuovo periodo. La cosidetta space economy?

Una cosa è certa, la corsa alla conquista dello "spazio" si farà sempre più interessante vista la concorrenza di Richard Branson ed Elon Musk pronti a stupirci e a far volare le loro azioni anche in borsa.

Jassy intanto è alla guida di un vero e proprio carro armato (dal valore di 3.600$ ad azione) pronto a far fuoco, con le sue spedizioni rapide e attività di marketing, contro la concorrenza di terra spazzandola via sotto la supervisione di Bezos dallo spazio! (proiettato verso il progetto Kuiper).






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