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Chiudiamo la settimana ed il mese contemporaneamente

Pubblicato 31.05.2013, 08:58
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Chiudiamo la settimana ed il mese contemporaneamente, il che significa che chi ha lavorato bene sul mercato potrebbe decidere di liquidare le posizioni e di godersi un meritato week end prima di ripartire lunedì.

Si tratta soprattutto di investitori di breve periodo, ma che se sommati, potrebbero portare ad aumenti di volatilità importanti, soprattutto sugli strumenti finanziari che nell’ultimo periodo hanno mostrato movimenti direzionali.

Gli effetti di tale eventualità potrebbero comunque non essere sufficienti per andare a rompere i punti di attenzione di medio periodo, soprattutto sulle borse americane (come visto nel Morning Adviser di ieri).

Ieri, la pubblicazione del Pil americano, inferiore sia rispetto alle aspettative che al precedente (2.4% vs 2.5%) ha portato buona volatilità, soprattutto sul mercato valutario, dove il dollaro americano ha continuato la sua strada di correzione, pur non essendosi portato l’indice (DJ FXCM Dollar Index – ticket USDOLLAR) sotto i supporti di medio periodo, posizionati tra 10.700 e 10.720, lo yen ed il franco svizzero continuano a mantenersi su posizione di forza relativa di breve periodo, rispettivamente nei confronti di dollaro ed euro ed il dollaro australiano più sotto pressione rispetto ad euro e sterlina, che hanno rotto le resistenze di breve a rialzo e che ora stanno provando a consolidare.

Per chi lavora sulle commodity currencies, non dobbiamo dimenticarci come l’indicatore Speculative Index stia mostrando ancora dei forti sbilanci da parte dei trader retail sul lato lungo di AudUsd (siamo a 4.02 posizioni lunghe per ogni posizione corta, il che equivale a circa l’80% dei trader), sbilancio che è destinato a rientrare e data la presenza di stop sotto i minimi di mercato, potrebbe in qualche modo essere propedeutico a rotture ribassiste, dunque contro il sentiment principale dei retail.

L’unico fattore che ci porta ad un’ulteriore riflessione e che non impedisce la scelta di andare lunghi di dollaro australiano sta nel fatto che tale sbilancio si sta piano piano riducendo, il che significa che qualcuno è uscito dalle posizioni lunghe, oppure qualcuno sta cominciando a mettersi corto.


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Attenzione a quando dovessimo avvicinarci ai supporti, se questo sbilancio dovesse tornare a crescere, sarebbe un importante campanello d’allarme.

Oggi avremo la pubblicazione dei dati sulla fiducia dei consumatori europei, che potrebbero portare ad aumenti di volatilità (ore 11.00), soprattutto in caso di dati positivi, che potrebbero dare una spinta alla moneta unica europea contro il dollaro americano.

Vi ricordiamo anche l’appuntamento con il nostro Trade The News alle ore 14.25, per seguire la pubblicazione del dato sul Pil canadese.

EUR/USD
La rottura di 1.3000 ha portato al raggiungimento di area 1.3060, andando a percorrere tutta quella zona che mostrava molti punti al suo interno, e che spesso viene percorsa dai prezzi. Stiamo ora consolidando sopra la media mobile a 21 periodi e tra 1.3025 e 1.3010 passano i supporti principali, da poter essere sfruttati per acquisti di valuta unica per vedere, dapprima, il potenziale raggiungimento dei massimi di ieri, in estensione 1.3385 e se superato anche questo livello, 1.3120. Per assistere a ripiegamenti, crediamo che l’area di 1.2980 debba essere superata.

USD/JPY
Le resistenze in area 101.75 hanno funzionato bene ed hanno spinto il UsdJpy di nuovo verso quei livelli di minimo che il mercato ci aveva mostrato negli ultimi giorni. Siamo ancora sotto le medie orarie incrociate a ribasso, e crediamo che i punti tecnici da considerare risultino uguali a quelli di ieri. In caso di superamento di 101.85 il movimento di ripresa possa essere forte. Per assistere a ribassi diretti occorre, a nostro parere, vedere superato il livello di 100.30.

EUR/JPY
Buona la price action dell’EurJpy, pur essendoci mossi all’interno della grossa congestione che si è creata tra 130.00 e oltre 132.00. Il superamento delle medie mobili a 100 e 21 orarie ha portato al raggiungimento dei target potenziali a 131.75 e 132.00 ed ora ci troviamo con le medie impostate a rialzo, che potrebbero fungere da supporto dinamico. Un superamento di 130.90 potrebbe in qualche modo aiutare dei tentativi di discesa verso i minimi, mentre in caso di superamento rialzista di 131.85 è possibile attendersi degli aumenti di volatilità in grado di attaccare i massimi, che se superati di un quarto di figura potrebbero lasciare strada a tentativi di salita verso 133.00 (verosimilmente, di fronte a buoni dati sulla fiducia dell’area euro).

GBP/USD
Buono il quadro tecnico del cable, che ha visto i prezzi raggiungere l’area di 1.5120, prima di rompere a rialzo e di raggiungere a step 1.5220 e 1.5240 (sfiorando il 5250 prospettato). Stiamo ora consolidando sopra la media a 21 periodi, che potrebbe rappresentare una buona area di supporto. Per scendere crediamo occorra superare il livello considerato come l’inizio delle resistenze ieri, ovvero 1.5185, con potenziali accelerazioni che possono spingersi fino a 1.5150 e 1.5120 in estensione. In caso di tenuta dei supporti e di superamento dei massimi della notte, il mercato potrebbe provare approfondimenti verso 1.5280 e 1.5320.

AUD/USD
Ottima la situazione tecnica del dollaro australiano, che ieri è rimasto sotto lo 0.9710, fornendo buone accelerazioni verso i minimi, da poter sfruttare con vendite. Stiamo ora formando minimi crescenti e massimi sempre intorno allo stesso livello, il che significa perdita di momentum. Non dimentichiamoci quanto visto sopra e continuiamo a seguire 0.9700 come potenziale area di vendita, con 0.9710 come possibile area in cui cominciare a valutare degli strappi rialzisti.

Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX



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