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Ford: malgrado il calo del titolo, l’ambiziosa transizione agli EV procede

Pubblicato 07.12.2022, 12:35
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Le azioni di Ford (NYSE:F) sono crollate di quasi il 40% YTD, tra l’inasprimento delle condizioni finanziarie, i problemi di approvvigionamento, e la spinta verso i veicoli elettrici (EV) che richiederà sostanziali investimenti nel prossimo decennio.

Tuttavia, un miglioramento della propensione al rischio potrebbe far tornare gli investitori sul titolo Ford, mentre la compagnia continua a fare progressi con la sua strategia EV. Di recente, i dirigenti hanno condiviso degli aggiornamenti da cui emerge che il piano EV sta prendendo slancio.

2/3 dei concessionari accettano di vendere gli EV di Ford

All’inizio della settimana, il CEO della casa automobilistica, Jim Farley, ha reso noto che circa il 65% dei suoi concessionari è d’accordo a vendere veicoli elettrici. Circa 1.920 dei 3.000 concessionari della compagnia hanno accettato di vendere auto a batteria, e l’80% di questi preferirebbe un maggiore livello di investimenti per gli EV. Le parole di Farley probabilmente ridimensioneranno i timori degli investitori, preoccupati che l’investimento multimiliardario di Ford pesi sui profitti e sui margini sul breve periodo.

I concessionari possono ottenere la “certificazione EV” in base ad uno dei due programmi di Ford. Possono scegliere un piano più costoso, che prevede costi iniziali di 900.000 dollari, e che gli permetterà di ottenere una certificazione di “élite” ed avere un maggiore numero di EV.

La casa automobilistica gli permette inoltre di ritirarsi dal programma e di continuare a vendere le auto tradizionali. I concessionari che non hanno scelto nessun programma potranno farlo quando Ford riavvierà il processo di certificazione nel 2027.

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Ford sta aumentando gli sforzi per vendere veicoli elettrici da quando ha creato due divisioni separate per EV e veicoli tradizionali. Farley ha aggiunto che la compagnia e i suoi concessionari devono tagliare i costi, spingere i profitti e migliorare l’esperienza di vendita per i clienti. L’amministratore delegato, inoltre, ha dichiarato che un modello di vendita diretta dovrebbe essere decisamente più economico per Ford, rispetto al suo tradizionale sistema di franchise.

Alcuni analisti la pensano allo stesso modo e credono che un modello di vendita diretta al cliente (DTC) potrebbe aiutare le compagnie ad ottimizzare i profitti. Tuttavia, produttori come Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) stanno incontrando problemi col modello di vendita, soprattutto per quanto riguarda i veicoli di servizio.

La divisione di auto elettriche di Ford, nota come “Model e”, al momento produce il Ford F-150 Lightning, il Mustang Mach-E e l’e-Transit. La compagnia automobilistica intende lanciare numerosi nuovi EV in tutto il mondo, nell’ambito del suo piano di destinare decine di miliardi di dollari alle tecnologie EV entro il 2026.

Altre partnership che aumentano la visibilità

Intanto, la divisione di servizi e distribuzione globale di Ford, Ford Pro, e Deutsche Post (OTC:DPSGY), stanno collaborando per aumentare l’utilizzo di furgoni elettrici per la logistica. In base ai termini dell’accordo, Ford Pro fornirà oltre 2.000 veicoli elettrici a Deutsche Post in tutto il mondo entro fine 2023.

La collaborazione accelererà i piani di Ford di raggiungere le emissioni zero per tutte le vendite di veicoli e la carbon neutrality in tutte le operazioni europee entro il 2035. Inoltre, la casa automobilistica USA si aspetta di raggiungere la carbon neutrality a livello globale entro il 2050.

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All’inizio dell’anno, l’AD di Ford, Farley, ha reso noto che si aspetta che la transizione del settore automobilistico verso gli EV inneschi un forte consolidamento tra produttori e fornitori nei prossimi anni.

Farley ha ribadito che le compagnie automobilistiche devono destinare importanti quantità di capitale agli investimenti su tecnologie legate agli EV. Questo trend probabilmente costringerà le case automobilistiche più piccole a vendere e metterà ulteriori pressioni sulle startup di EV emergenti, che faticano ad ottenere finanziamenti.

Farley crede che l’industria automobilistica vedrà un alto numero di acquisizioni, rispetto alle partnership ed alle joint venture che sono invece comuni attualmente.

“Ci saranno dei grandi vincitori, alcuni che faranno la transizione, e altri che invece no. Molti dei piccoli operatori non possono permettersi di fare la transizione”, ha affermato Farley.

Conclusione

I recenti aggiornamenti di Ford mostrano che la casa automobilistica ha continuato a fare progressi nei suoi piani sugli EV. La maggiore visibilità, nonché la riduzione dei problemi di approvvigionamento, potrebbero rappresentare un fattore fondamentale che farà salire Ford, dato il selloff sull’anno in corso.

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