Mi scuso, con chi mi segue, per il mio letargo; ma in assenza di spunti (parlo di medio-lungo termine) mi sembrava superfluo ribadire per l’ennesima volta dei concetti che ho già avuto ampiamente modo di esprimere sia a livello fondamentale (soprattutto) che tecnico.
Quindi, che dire e cosa aspettarsi da adesso in poi? Purtroppo non ho la risposta giusta. Però mi sento di riaffermare quanto scritto in un commento poco tempo fa: “Quando il 9 Aprile 2020 paventavo l’ipotesi di un rialzo che potesse arrivare fino in fascia 21-22000 sembrava follia. Ci siamo arrivati ed ora siamo ingabbiati da circa 8 mesi in un 15% circa (22000-25500). Ovviamente l’attesa ha un costo, ma purtroppo credo che da Marzo 2020 ad oggi nulla sia cambiato in positivo, anzi. Quindi la mia visione continua ad essere la stessa e le mie posizioni short anche. Poi, fino a quando il Grande Capo ha intenzione di sostenere le quotazioni non lo so. Per ora, e anche questa sembra follia (e magari lo é ), il primo target plausibile ribassista é situato in area 19500, con estensioni in area 18500, e target finale (50% pox) a 15900; quest’ultimo é il target che é stato mancato nella fase ribassista precedente, lasciando tecnicamente “incompiuto” il movimento.”
A LIVELLO FONDAMENTALI - A modesto parere poco o nulla è cambiato in questa “sofferente” attesa short e se qualcosa fosse cambiato non certo lo è stato in meglio. Multipli aziendali aumentati insieme agli indebitamenti e settore bancario con ancora delle lacune… Poi c’è sempre il debito pubblico con un PIL da “boom economico” (ironico ovviamente)
A LIVELLO TECNICO – 2 anomalie
1) Credo non sia mai successo nella storia borsistica in generale che un minimo registratosi dopo un violento storno (o crollo) non abbia, dopo un rimbalzo, fatto registrare un ulteriore minimo successivo (a volte due). Nel nostro caso invece, dopo essere passati dai 25483 punti del 19 Febbraio 2020 ai 14153 del 16 Marzo (meno 44% in 1 mese) è partita una reazione rialzista, ancora in atto, che ha riportato l’indice principale meneghino addirittura a superare i massimi pluridecennali posizionati in fascia 24500-25500.
2) Solitamente alla rottura di una resistenza “di periodo” segue una corposa accelerazione rialzista. Invece, in questo caso, la rottura dei 25500 ha favorito uno spunto che si è fermato a 26687 (+4,65%).
Il Nasdaq, dai massimi del Febbraio 2020 (9736) è arrivato a 15701 del 7 Settembre 2021, registrando un +61%.
Il Dow Jones, dai massimi del Febbraio 2020 (29568) è arrivato a 35631 del 16 Agosto 2021, registrando un +20%.
Il Dax, dai massimi del Febbraio 2020 (13795) è arrivato a 16030 del 13 Agosto 2021, registrando un +16%.
Nasdaq, Dow e Dax hanno 'solo' continuato ad aggiornare i loro massimi storici
OPERATIVITA’
Le posizioni Short su FTSE-Mib, Nasdaq, Prysmian (MI:PRY) e Rame rimangono tali; come il Long “da cassettista” su WIMI
GOLD – L’inizio di una fase di debolezza sui mercati potrebbe dar vita ad un “rispolvero” delle quotazione dell’oro. Pertanto entrata Long (ieri) al prezzo di 1740 (ETCx3 a 27,90). Stop Loss tassativo a 1615.
COPPER-RAME – La rottura del supporto in area 3.90 potrebbe decretare l’inizio di una fase ribassista con pox target 3.00
Attenzione al NATURAL GAS – Nonostante abbia corso tantissimo, un’ eventuale rottura di 6,40 potrebbe proiettare il prezzo verso i 10 (anche in modo prorompente)