- Pubblicazione del report sugli utili del primo trimestre 2019 domani, martedì 16 aprile, dopo la chiusura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 18,52 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 2,22 dollari
C’è molto in gioco per International Business Machines (NYSE:IBM) quando pubblicherà gli utili del primo trimestre domani. Innanzitutto, dovrà dare dimostrazione del fatto che l’ottimismo degli investitori sulla sua ripresa sia giustificato e che si trova sulla strada giusta per battere adeguatamente le aspettative.
Se “Big Blue” riuscirà a dare prova di uno slancio della sua inversione di rotta, allora la forte impennata di quest’anno (che ha spinto il suo titolo tra i blue chip con la performance migliore dell’indice Dow Jones Industrial Average) probabilmente continuerà.
Il titolo di questo colosso del tech, che ha dominato i primi decenni dell’informatica con invenzioni come il mainframe ed i floppy disk, ha chiuso la seduta di venerdì a 144,35 dollari, con un rimbalzo di oltre il 25% quest’anno. È schizzato del 34% dal minimo di dicembre, con una performance superiore sia all’indice S&P 500 (+20,3%) che all’indice NASDAQ 100 legato al settore tech (+26,2%).
I tori di IBM si sono concentrati sulla forza della compagnia nel quarto trimestre 2018 e sulle sue previsioni ottimistiche per l’anno in corso. Dopo aver battuto le stime sui ricavi degli analisti nel quarto trimestre, a gennaio IBM ha reso noto di aspettarsi utili per azione rivisti di almeno 13,90 dollari nel 2019, più dei 13,89 dollari stimati dagli analisti. Si tratta del secondo trimestre consecutivo in cui IBM dimostra crescita, dopo sei anni di cali dei ricavi.
Acquisizioni rivoluzionarie
Con la recente impennata del titolo, gli investitori potrebbero temere che il rimbalzo abbia ormai fatto il suo corso e che il titolo stia quindi diventando rischioso. Sul breve termine, i timori potrebbero avverarsi, ma siamo sempre più fiduciosi che la compagnia sia sulla strada giusta per realizzare il suo piano di inversione di rotta a lungo termine.
Il fulcro della strategia di crescita di IBM è stato frenare il rallentamento delle vendite aumentando la partecipazione in aree di nuova crescita dell’economia digitale. Questo obiettivo non era altro che un sogno fino allo scorso anno, con gli sforzi della compagnia di crescere in modo organico che non sono riusciti a produrre risultati ed a soddisfare gli investitori.
Ma non sarà più così in futuro. Secondo noi, l’acquisizione da 33 miliardi di dollari di Red Hat (NYSE:RHT) dello scorso anno si dimostrerà determinante. L’acquisizione aggiungerà una divisione software relativamente ad alto margine all’offerta di IBM, soprattutto nei servizi cloud ibridi per i clienti aziendali.
Si prevede che circa l’85% di tutte le aziende scelgano un approccio cloud ibrido, in base al quale la maggior parte userà un insieme di servizi cloud pubblici come Amazon Web Services (NASDAQ:AMZN) combinato con le reti cloud private, secondo le previsioni di Jefferies & Co.
Per gli investitori a lungo termine il cui fine è ottenere un flusso di entrate costante, possedere il titolo di IBM ha molto senso. La compagnia intende restituire circa il 70%-80% dei flussi di cassa disponibili agli azionisti ogni anno, con aumenti dei dividendi annui e continui riacquisti di azioni.
Morale della favola
Il titolo di IBM resta un’allettante scommessa di inversione di rotta, adatta agli investitori a lungo termine con un orizzonte di 5-10 anni. Malgrado la recente impennata, il titolo rende ancora il 4,4%, il doppio rispetto alla media del 2% dell’indice S&P 500. La compagnia ha alzato il dividendo cinque volte negli ultimi cinque anni. Riteniamo che il potenziale rialzista resterà forte, se la compagnia dovesse offrire un’altra sorpresa positiva nei risultati del primo trimestre.
Per coloro abbastanza pazienti da tenersi stretto questo investimento, il titolo di IBM potrebbe dimostrare di avere un buon valore, soprattutto per via dell’acquisizione di Red Hat nonché delle sue attività tradizionali che continuano a fornire flussi di cassa ricorrenti.