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I cross con lo JPY acquisiscono slancio, EUR in rialzo dopo PMI

Pubblicato 01.04.2014, 13:39
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Oggi, in tutto il mondo, i mercati valutari si muovono in scia alle cifre dei PMI. L’attenzione continuerà a essere puntata sui PMI manifatturieri anche nel pomeriggio, con le cifre in uscita in Canada e negli USA. Nell’Eurozona, a febbraio il tasso di disoccupazione è sceso all’11,9%, i PMI manifatturieri definitivi di marzo sono risultati da piatti a positivi, a differenza dei rilevamenti deboli pubblicati nella notte in Cina e Australia. Stamattina l’EUR tende al rialzo in Europa; non intravediamo segnali di scommesse su una BCE accomodante alla riunione di giovedì. In Giappone, l’USD/JPY e i cross con lo JPY acquisiscono slancio al rialzo, nonostante la debolezza dei dati Tankan. Oggi entra in vigore l’aumento dell’imposta sulle vendite, che passa dal 5% all’8%.

Euro in rialzo dopo i PMI

I rilevamenti definitivi riferiti ai PMI manifatturieri, pubblicati stamattina, sono risultati da piatti a positivi in tutta l’Eurozona, stimolando così la domanda di EUR contro USD e GBP. Nonostante la debolezza delle cifre sull’inflazione (pubblicate ieri, ricordiamo che la stima per l’IPC a/a dell’Eurozona è scesa dallo 0,6% allo 0,5%, l’IPC primario a/a è visto di nuovo allo 0,8%, rispetto all’1,0% precedente), l’andamento dei prezzi dell’EUR/USD non fa trasparire attese di una Bce accomodante alla riunione di giovedì. I dati della CFTC del 25 marzo mostrano una lieve contrazione dei posizionamenti speculativi lunghi sull’EUR rispetto all’impennata del 19 marzo, successiva all’annuncio della Fed, ma l’interesse verso l’EUR rimane accettabile. Vediamo riluttanza a prendere una direzione prima della BCE, gli operatori continuano a vendere sopra la media mobile a 21 giorni (1,3828). Sul lato discendente, vediamo stop sotto 1,3725 (minimo di lunedì, dopo l’IPC), che saranno però bilanciati dagli ordini che si susseguono sopra 1,3700.

L’EUR/GBP ha compiuto un rally sopra la media mobile a 50 giorni (0,82785) dopo che, stando al PMI, il manifatturiero britannico ha mostrato un’espansione più lenta a marzo. Gli indicatori di trend e momentum rimangono nettamente ribassisti, la resistenza dovrebbe entrare in gioco prima di 0,83021/93 (76,4% di Fibonacci sulla flessione da agosto 2013 a febbraio 2014 e media mobile a 100 giorni). Sopra questo livello s’intravede qualche stop.

In Giappone l’imposta sulle vendite sale dal 5% all’8%

Oggi in Giappone entra in vigore l’aumento, dal 5% all’8%, dell’imposta sulle vendite. I rilevamenti Tankan riferiti al primo trimestre sono risultati inferiori alle attese, le spese di capitale delle industrie principali sono aumentate dello 0,1% (rispetto allo 0,0% previsto e al 4,6% precedente). Nonostante la debolezza delle cifre, un funzionario della BoJ ha dichiarato che le prospettive per le piccole e grandi aziende del manifatturiero sono migliori rispetto ai livelli registrati nel 1997, quando fu aumentata l’imposta sulle tasse per l’ultima volta. Anche se l’impatto sull’inflazione di questo aumento è dubbio, il miglioramento dei redditi da lavoro di febbraio (0,0% rispetto al -0,2% di gennaio) non ha generato grande attenzione.

L’USD/JPY ieri ha superato la resistenza al massimo della nuvola giornaliera di Ichimoku e ha continuato a trovare buoni acquisti sopra questo livello a Tokio. Il momentum rialzista si sta rafforzando, il prossimo obiettivo chiave si trova a 103,76 (massimo di marzo); se questo livello sarà infranto, l’attenzione si sposterà sui massimi dell’anno in zona 105,00/44. Vediamo un’intensificazione dell’interesse all’acquisto sopra 103,50.

I discreti riacquisti di venerdì e lunedì hanno fatto rientrare l’EUR/JPY nel trend rialzista. Il MACD (a 12-26 giorni) diventa positivo e suggerirà un’estensione dei guadagni in caso di chiusura giornaliera superiore a 141,84. Sul lato discendente, s’intravede un solido supporto in corrispondenza del massimo della nuvola giornaliera di Ichimoku, vista la mancanza di scommesse su una BCE accomodante alla riunione di giovedì.

L’AUD/JPY estende i guadagni a un nuovo massimo da 10 mesi a quota 96,055, superando brevemente quota 95,922, 50% del livello di Fibonacci sul calo in atto da aprile ad agosto 2013. Gli indicatori di trend e momentum sono nettamente rialzisti. L’RSI a 30 giorni oggi è passato in zona d’ipercomprato (72%), segnalando che, su questi livelli, una correzione al ribasso dovrebbe essere salutare. Una violazione convinta di 95,922 sposterà l’attenzione su 98,166 (68,2% del ritracciamento di Fibonacci).

chart

EURUSD L'EUR/USD registra un rimbalzo in prossimità del supporto a 1,3708. Tuttavia, la linea di tendenza in calo continua a favorire una propensione ribassista. Una resistenza oraria, per un rimbalzo a breve termine, si attesta a 1,3847 (massimo 25/03/2014). Un'altra resistenza si trova a 1,3876. Nel medio termine, la violazione del supporto a 1,3834 (minimo 11/03/2014, si veda anche il canale ascendente), associata alle condizioni generali d’ipercomprato, favoriscono un movimento al ribasso, verso il supporto a 1,3643. Il massimo recente a 1,3967 costituirà, probabilmente, una robusta resistenza.

GBPUSD La GBP/USD prosegue l’ascesa dopo il test di successo del suo canale ascendente. La resistenza oraria a 1,6666 è stata raggiunta. Altre resistenze possono essere intercettate a 1,6718 e a 1,6786 (massimo 07/03/2014). Il momentum di breve termine resta positivo finché regge il supporto orario a 1,6598 (minimo 28/03/2014). Un altro supporto orario si attesta a 1,6555 (minimo 27/03/2014). In un’ottica di più lungo periodo, una fuoriuscita al ribasso dal canale ascendente annullerebbe l’attuale inclinazione rialzista implicata dalla rottura della resistenza a 1,6668 (massimo 24/01/2014). Un forte supporto orizzontale si attesta a 1,6220 (minimo 17/12/2013). La nostra strategia corta è stata bloccata.

USDJPY L'USD/JPY continua a migliorare. Monitorate l'area di resistenza tra 103,43 e 103,76. La struttura a breve termine è positiva finché regge il supporto oraria a 102,75 (minimo infragiornaliero). Un altro supporto può essere ubicato a 102,43 (massimo 27/03/2014). È agevolata una propensione rialzista di lungo periodo finchè regge l'area di supporto chiave data dalla media mobile a 200 giorni (attorno a 100,66) e a 99,57 (vedasi anche la linea di tendenza ascendente dal minimo a 93,79 (13/06/2013). Un importante resistenza si attesta a 110,66 (massimo 15/08/2008).

USDCHF Ieri l'USD/CHF si è indebolito, confermando un momentum ascendente a breve termine. Un supporto orario è dato dalla linea ascendente (attorno a 0,8816). Un altro supporto si attesta a 0,8787. Le resistenze si ubicano a 0,8896 e a 0,8930. In una prospettiva di più lungo respiro, la struttura in atto da 0,9972 (24/07/2012) viene vista come una grande fase correttiva. I recenti miglioramenti tecnici suggeriscono un indebolimento delle pressioni di vendita. Una resistenza chiave si attesta a 0,8930.

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