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I titoli dai repentini cambi di rotta e quelli snobbati da Piazza Affari

Pubblicato 06.05.2019, 12:13
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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I titoli dai repentini cambi di rotta e quelli snobbati da Piazza Affari

Alcuni titoli protagonisti di repentini cambi di rotta sono: Saras (MI:SRS), Fincantieri (MI:FCT), Sogefi (MI:SGFI) e Mediaset (MI:MS).

SARAS:
Ancora molto incerto il quadro grafico di Saras protagonista di vari fuochi di paglia e la violazione del supporto a 1.57 euro ha rafforzato il down trend che potrebbe spingere i corsi anche fino in area 1.47 euro (al momento il titolo è a quota 1.54 euro). Reali segnali di ripresa solo oltre 1.90 euro (in chiusura e con tenuta di almeno tre sedute).

Guardando più in alto invece, la violazione delle resistenze strategiche a 2.15 e 2.17 euro (in chiusura) potrebbero riportare i prezzi in area 2.28 euro e a quel punto sono possibili target più ambiziosi. Attenzione alle false partenze ed è fondamentale che il titolo si riporti almeno oltre 1,57 euro per evitare ulteriori affondi.

FINCANTIERI:

Analoga situazione è quella di Fincantieri che non riesce ad allontanarsi dal sostegno in area 1.04 euro la cui rottura (in chiusura) potrebbe spingere i corsi almeno fino in area 1.005 euro.

Nelle ultime sedute il titolo continua a mostrare tutta la sua debolezza con repentini cambi di rotta; prestare la massima attenzione poichè i rialzi (anche vistosi) potrebbero essere seguiti da altrettanti ribassi che potrebbero annullare, anche in un'unica seduta, tutto il progresso accumulato (anche del 5,6%). Segnali di pericolo giungeranno al di sotto di 1.0 euro in chiusura per il test a 0.978 e successivamente in area 0.95 euro (2° target area 0.93 euro).

Primo e reale segnale di risveglio oltre 1.17 euro livello sopra il quale (in chiusura) verranno gettate le basi per un allungo a 1.25 euro in prima battuta, fino ad allora solo fuochi di paglia; al momento il titolo è a quota 1.06 euro.

SOGEFI:

I corsi che a metà febbraio si erano portati in area 1.80 euro viaggiano ora in area 1.37 euro. La rottura del supporto in area 1.51 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme ed ora è fondamentale monitorare il sostegno in area 1.35 euro poichè la sua decisa violazione (in chiusura) potrebbe proiettare il titolo in area 1.26 euro in prima battuta.

Se invece i prezzi dovessero oltrepassare quota 1.62 euro (in chiusura e con tenuta di almeno 3 sedute) ci saranno i primi e timidi segnali di risveglio tali da proiettare il titolo anche fino in area 1.73 euro in prima battuta. Per il medio/lungo periodo solo oltre quota 2.0 euro ci sarà la possibilità di un lungo cammino verso l’alto.

MEDIASET:

La scorsa settimana il titolo Mediaset ha dimostrato ancora una volta le sue difficoltà nel superare quota 3.05 euro (in chiusura). Non è la prima volta che i corsi non riescano a superare questo muro e dopo la debacle il titolo ha sempre invertito la rotta per portarsi prima in area 2.83 euro per poi proseguire, dopo un breve periodo di letargo, fino in area 2.72 euro.

Segnali di allarme giungeranno con la rottura (in chiusura) di 2.68 euro per il test a 2.60 euro. I primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre 3.05 euro in chiusura, fino ad allora prestare la massima attenzione alla volatilità.

Alcuni titoli snobbati da Piazza Affari:

TIM:

Lo scenario resta molto delicato poichè durante il rally del 2019 di Piazza Affari il titolo Tim (MI:TLIT) è rimasto indifferente ai rialzi ed ora un eventuale storno, causa dazi Cina, potrebbe spingere le quotazioni verso 0.4730 euro (2° target: 0.4578 euro).

I primi e REALI segnali positivi solo oltre quota 0.6820 euro in chiusura e con tenuta settimanale ma un significativo ed importante miglioramento (medio periodo) avverrà solo oltre quota 0.7393 euro.Fino ad allora solo brevi rialzi seguiti da ripetuti ribassi. Al momento il titolo è a quota 0.4930 euro.

BCA IFIS:

Il futuro grafico di Bca Ifis ruotava attorno al supporto in area 14.85 euro ma la sua violazione potrebbe spingere i corsi fino in area 13.85 euro in prima battuta (2° target area 13.10 euro).

Reali segnali di ripresa (medio periodo) giungeranno con la riconquista di 23.15 euro (in chiusura), mentre soltanto sopra quota 29.0 euro (in chiusura) tornerebbe un quadro grafico di medio/lungo periodo interessante. Al momento il titolo è a quota 14.20 euro.

BIESSE:

A livello grafico, è consigliabile monitorare quota 18.60 euro, poichè la sua rottura in chiusura potrebbe proiettare i corsi in area 18.15 e successivamente a 17.88 euro. Primi e timidi segnali di ripresa oltre 22.0 euro in chiusura (con tenuta settimanale) per il test a 25.0 euro (resistenza strategica di medio periodo). La resistenza strategica di lungo termine è posizionata a quota 34 euro. Il titolo è a quota 18.80 euro.

MAIRE TECNIMONT:

La violazione del supporto a 3.45 euro ha aggravato lo scenario grafico di medio termine ed in mancanza di un’immediata inversione sarà difficile evitare di raggiungere quota 3.0 euro in prima battuta, riferimento situato nei pressi del supporto strategico a quota 2.92 euro. Monitorare con estrema attenzione questo livello poichè la sua violazione (in particolar modo in chiusura) potrebbe far scattare ulteriori affondi fino al successivo obiettivo a 2.84 euro in prima battuta. Il supporto di lungo termine è situato a 2.66 euro e che avrà il gravoso compito di impedire ai corsi di raggiungere il primo target in area 2.41 euro.

Il segnale ribassista verrà annullato sopra 4.0 euro in chiusura di seduta e con tenuta di almeno 3 sessioni per il test nei pressi della resistenza strategica a 4.33 euro. Il superamento di tale soglia (in chiusura) potrebbe mettere il titolo nelle condizioni di puntare verso la successiva resistenza a 4.65 euro, la cui violazione in particolar modo in chiusura di seduta, potrebbe permettere al titolo di raggiungere i primi target posizionati a 4.95 e 5.12 euro.

DATALOGIC:

Datalogic nelle ultime sedute ha perso ulteriore terreno confermando la forza del downtrend. Il titolo potrebbe ricostruire una base da cui ripartire in area 19.85 euro (al momento il titolo è a quota 19.92 euro) e l’eventuale superamento di 24.0 euro (in chiusura) favorirebbe un miglioramento della situazione anticipando un attacco alla successiva resistenza strategica in area 26.0 euro. Sotto i 19.0 euro (in chiusura) invece la tendenza ribassista tornerebbe prepotentemente alla ribalta.

Nella lista sono presenti solo alcuni titoli.

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