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La differenza tra chi guadagna e chi perde sui mercati? Questa qui!

Pubblicato 19.04.2024, 07:33

Dopo una corsa di oltre 5 mesi, da novembre 2023 a qualche giorno fa, il mercato azionario ha messo a segno uno dei rally più forti della sua storia. Purtroppo però molti investitori non hanno potuto approfittarne, perché, nel voler ostinarsi a fare market timing, sono usciti giusto ad ottobre 2023, con il mercato in fase di correzione di circa un 10%, temendo un nuovo bear market (in stile 2022).

Oggi il mercato, dopo una bella corsa appunto, sembra nuovamente in fase di correzione. Ad oggi ancora nulla di che, poiché ricordiamo che statisticamente, correzioni dell’ordine del 5-10% avvengono mediamente una volta all’anno.

Fonte: dal web

Nell’immagine sopra, vediamo l’attuale correzione confrontata con quella estiva del 2023 appunto.

Ora, resto sempre affascinato da come un rally tra i più forti di sempre sia stato solo marginalmente menzionato, mente una normale correzione del 5% negli ultimi giorni venga esaltata come il prossimo crollo (finanza comportamentale, sempre quello).

Eppure ripeto, è normale, vi svelo un segreto: ogni tanto i mercati scendono.

E menomale che lo fanno, perché se i mercati salissero sempre, il loro andamento sarebbe certo, e non avremmo quindi premi per il rischio, extra rendimento, alpha, tutte quelle cose che rendono (con la giusta pazienza) il mercato azionario la migliore asset class in assoluto. I cali (tanti o pochi che siano) sono necessari.

La differenza, come ho scritto nel titolo, tra chi guadagna e chi perde sui mercati la fa l’investitore, è il come si reagisce a questi momenti.

Fnte: creative planning

Nell’immagine sopra, vedete tutte le correzioni intercorse dal minimo della grande crisi subprime (marzo 2009) fino al termine del Bear Market 2022.

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In tutto, 27 correzioni (più o meno grandi) in 14 anni (quasi 2 all’anno).

Morale cosa ha fatto il mercato in questi 14 anni? Oltre il 620% di performance. Ma lo ha fatto, di nuovo, passando per momenti come questo.

Infine, siamo nel quarto anno di elezioni, pertanto anche qui statisticamente trattasi di un periodo positivo, ma costellato di momenti di calo più o meno ampi, come al solito.

Fonte: almanactrader

La correzione media in questo specifico ultimo anno di ciclo presidenziale, è del 13.07% per l’S&P 500.

Nella mia precedente chiacchierata con Howard Marks, egli stesso ha specificato molto chiaramente che fare market timing è dannoso perché comporta ben 2 decisioni: quando uscire dal mercato e quando rientrare, e questo porta sempre a scegliere i momenti sbagliati.

Un altro elemento fondamentale che distingue chi guadagna e chi perde sui mercati, è la mancanza di pazienza, figlia anche dell’epoca storica in cu viviamo. Investire ad 1 anno, a 3 anni, o a 5 anni, non è investire, è speculare.

L’investimento in azioni dovrebbe sempre avere un periodo (minimo) di 10 anni, perché? Perché i numeri, le statistiche e la storia ci dicono che così funziona, diversamente no, o meglio diversamente il rischio di scenari negativi è decisamente alto.

L’ultimo importante elemento poi è quello di non conoscere minimamente cosa si sta comprando. Se investi nel mercato azionario mondiale o USA, dovresti sapere che ad un certo punto, può capitarti un -20/30%, o anche -40% se investi su periodi molto lunghi, ed è assolutamente normale. Le persone che investono e poi vendono dopo un -4/5%, dovrebbero a mio giudizio fare esclusivamente conti deposito o al massimo titoli di stato a breve scadenza.

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Chiudo ricordando il motto famoso “i ribassisti sembrano più intelligenti, ma i rialzisti fanno soldi”.

Sono tornati alla ribalta molti permabearish in questi giorni, dopo aver parlato nel 2022 di Jeremy Grantham, oggi vediamo John Hussman, che ormai da anni dice che i mercati sono cari.

E bisogna dire che come l’orologio rotto che segna l’ora giusta prima o poi, anche lui si è trovato in situazioni come la bolla dotcom o la crisi subprime. Risultato? Ecco il confronto tra il suo fondo (linea blu) ed il mercato (linea rossa).

Fonte: Yahoo

In sostanza, lo ripeto, io non sono un ottimista ad oltranza (io stesso invitavo nelle ultime settimana alla prudenza, ad evitare gli eccessi, al riposizionamento tattico di una parte dei portafogli).

Ma da qui al vendere tutto o gridare ai crolli, non fa proprio per me, che spero, se la salute me lo consentirà, di passare sui mercati almeno altri 20 anni (speriamo anche di più).

Alla prossima!

Ci vediamo al prossimo webinar gratuito "Le inversioni di trend, come riconoscerle nel trading" a QUESTO LINK

Ultimi commenti

io ho pochissimo capitale da investire ma il mio ETF azionario globale à una vita media di 20 anni , sostengo meglio investire poco per molto tempo
Caro Francesco, i tuoi consigli sono sempre utili, ma speriamo che restino inascoltati! Come hai rilevato giustamente tu, quelli che guadagnano ci sono perché esistono quelli che perdono (ovvero escono dal mercato) !!
Beh tutto è realtivo dipende sempre dal periodo in cui sei entrato e su che mercato/titolo chi ha comprato sul mib nel 2007 per molti titoli dopo 15 anni sarebbe amcora sotto il suo pmc certo avrebbe dovuto mediare ma per quanto e con quanta liquidita? Poi ex post tutto e sempee piu chiaro..
sposo 200% d'altra parte la storia insegna poco a molti a vantaggio di pochi .... complimenti per l' analisi !
Infatti chi ha investito in telecom e ha tenuto il titolo 10 anni ha guadagnato molti soldi buonasera
il migliore che scrive su invstg
Grandissimo Francesco, bravissimo, come sempre,ed anche i tuoi webinar sono perle di saggezza.
Bravissimo francesco 👏👏numero 1 ..!
Quando mi sento triste leggo questo articolo
perfetto. voto dieci. Concordo su tutto.
Gran bell'articolo! Da incorniciare!
👍
Perfettamente d'accordo
mi piace come scrivi!!
Ottimo
Giusto per precisare: l' orologio fermo fa l' ora giusta due volte al giorno...😎
Non sono un investitore ma ammiro Francesco Cassarella per la sua lucidità nelle analisi, complimenti!
*Casarella*
È utile fare short sui titoli più deboli o che hanno pessimi fondamentali
Grande,eh so la Pazienza ed altri fattori importanti...a volte non è facile, importante ,,tentare,,di esserne consapevoli,ciao
Articolo un poco sbrigativo a mio parere. Tralascia alcuni aspetti importanti, uno dei quali è: si potrebbe cercare di vendere prima delle correzioni e ricomprare la medesima azione sul bottom della correzione per poi rivenderla al semi-top della onda rialzista e così via?
Non l'ha tralasciato, ha detto esattamente di NON fare market timing, ossia NON provare ad indovinare i bottom ed i top, che nessuno sa quando si verificheranno...
Vedo che hai capito tutto Dell articolo...
certo basta semplicemente conoscere il futuro... no?
Casarella, hai detto l'ovvio, così semplice che la maggioranza non riesce a vedere.
Peccato che sul lungo termine potremmo essere tutti morti(M.K.)
menomale che ho pensato di aprire una posizione a ribasso in swing ieri sui 5085.
Sempre puntuale e preciso
Sacro sante parole !
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