Quadro macro economico
Chiusura di seduta sopra la parità per l’azionario di Eurolandia in scia delle nuove misure annunciate dalle autorità cinesi. La Banca centrale del dragone immesso nuova liquidità tramite operazioni di mercato aperto ed ha fissato la parità di riferimento dello yuan più in alto delle stime. Inoltre, stando ad indiscrezioni, le autorità di regolamentazione potrebbero prolungare le restrizioni alle vendite di partecipazioni da parte degli investitori istituzionali. A Parigi il Cac40 ha terminato in rialzo dello 0,34% mentre l’accoppiata formata da Ibex e Dax ha messo a segno un rialzo dello 0,24 e dello 0,26 per cento. +0,72% per il Ftse 100.
Parziale recupero dei mercati dopo il difficile inizio d’anno. Piazza Affari ha strappato il segno più (+1,20% a 20.983,24 punti) dopo una seduta altalenante scandita dalle mosse di Pechino. Sul parterre milanese sono stati fitti gli acquisti sul titolo FCA (MI:FCHA) (+2,64%) sostenuto dai riscontri arrivati da oltreoceano con vendite in crescita del 13% negli Usa a quota 217.527 unità, un record assoluto per il mese di dicembre. Buone indicazioni erano già arrivate ieri sera dall'Italia con un +27,1% delle immatricolazioni a dicembre facendo meglio rispetto al +18,65% del mercato. Tonica Telecom Italia (MI:TLIT) (+1,33%) che ha cavalcato il fermento sul fronte M&A nel settore tlc. Bouygues (PA:BOUY) Telecom Italia (MI:TLIT) e Orange SA (MI:ORAN) hanno confermato di aver avviato colloqui preliminari in vista di una possibile unione.
Dal punto di vista macroeconomico la seduta inizia con la pubblicazione del tasso di disoccupazione tedesco, rimasto stabile nel mese di dicembre al 6,3%, ossia al livello più basso dai tempi della riunificazione. Secondo i dati pubblicati oggi dal Dipartimento del Lavoro tedesco, il numero dei disoccupati è sceso di 14.000 unità dopo il calo di 13mila del mese precedente. A seguire, è stata la volta del tasso di inflazione nell’eurozona di dicembre. Secondo i dati preliminari diffusi dall'Eurostat l'indice dei prezzi al consumo si è attestato a dicembre a +0,2% annuo, in linea con il dato precedente. le attese erano per un aumento a +0,3%. Sotto le attese anche l'inflazione core a +0,8% dal +0,9% precedente.