La giornata di ieri è stata caratterizzata da diffusi ribassi sui listini.
Milano la peggior piazza continentale. Il FTSE MIB archivia la seduta borsistica in area 16.547 punti con un calo dell’1,74%.
Forte l’orso su Unicredit (MI:CRDI) che arriva a perdere oltre quattro punti percentuali.
Performa con ribassi limitati ad un punto percentuale MPS (MI:BMPS), nonostante dalla BCE sia arrivato l’ok alla nomina ad amministratore delegato per Marco Morelli.
La banca centrale europea ha inoltre approvato il piano di risanamento realizzato dagli Advisor di JP MORGAN e Mediobanca (MI:MDBI).
Perdite anche sulle altre principali piazze europee. Parigi -1,19%, Madrid -1,61%, mentre Londra e Francoforte limitano le perdite a quasi mezzo punto percentuale.
Perde forza la Sterlina contro i principali cross. In mattinata sono stati diffusi i dati sull’ IPC annuale non in linea con il consenso degli analisti. Oggi gli investitori aspettano invece i dati inerenti il mercato del lavoro, i quali sicuramente faranno da market mover sul Pound.
In rosso anche Wall Street dopo il rimbalzo di lunedì.
Perdite di oltre un punto percentuale per Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq.
L’effetto positivo delle parole di Brainard sembra così essersi esaurito in una sola seduta.
Resta dunque l’incertezza circa le decisioni del FOMC il 20 e 21 settembre.
Gli investitori attendono nel pomeriggio i dati inerenti le scorte di petrolio previste in aumento di 3,800 milioni di barili.
Ricordiamo che nella seduta di ieri il WTI ha perso tre punti percentuali archiviando la seduta in area 45 dollari al barile.
Marco Miranda
UCapital Financial Advisor