Ieri il petrolio ha registrato un rialzo a seguito di alcuni buoni dati macro statunitensi. Tuttavia, questi dati aumentano anche la probabilità di ulteriori rialzi dei tassi. E l’aspettativa di ulteriori rialzi finirà per opporre resistenza a un significativo aumento dei prezzi delle materie prime.
Energia - Le scorte di gasolio dell’ARA scendono ulteriormente
Il mercato del petrolio è riuscito a salire ieri col Brent con un rialzo di poco più dello 0,4%. Questo a seguito della revisione al rialzo del PIL del primo trimestre degli USA mentre anche le richieste di sussidio di disoccupazione è sceso nel corso della settimana. Tuttavia, i dati macro statunitensi più forti del previsto aumentano anche la probabilità di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Fed. Le crescenti aspettative di ulteriori rialzi sono uno dei fattori che limitano il rialzo del mercato, mentre al ribasso la convinzione che l’OPEC+ interverrà in caso di ulteriore e significativa debolezza costituisce una base per il mercato. Di conseguenza, il mercato petrolifero continua a scambiare in un modo abbastanza legato al range.
Gli ultimi dati di Insights Global mostrano che le scorte di gasolio nella regione ARA sono scese di 35kt nell’ultima settimana, raggiungendo i 2mt. Si tratta del livello più basso di scorte di gasolio nella regione da dicembre e le scorte sono ora inferiori di circa 300kt alla media quinquennale per questo periodo dell’anno. Questo restringimento continua a fornire sostegno ai prodotti distillati, con il crack del gasolio che continua a scambiare intorno alla media quinquennale per questo periodo dell’anno. Il crack del gasolio ICE continua a scambiare intorno al livello di 20 dollari al barile. Le interruzioni delle raffinerie hanno contribuito all’irrigidimento, ma il ritorno di queste raffinerie, l’aumento della nuova capacità nel corso del secondo semestre del 2023 e le preoccupazioni relative alla domanda suggeriscono che un ulteriore rialzo è probabilmente limitato.
Oggi la Cina pubblicherà i dati PMI. Il PMI manifatturiero è stato in territorio di contrazione negli ultimi due mesi e si prevede un’ulteriore contrazione nel mese di giugno. Una serie di dati deboli non sarà positiva per le materie prime, in particolare per il complesso dei metalli.
Tra gli altri dati in calendario per oggi vi sono quelli relativi al conteggio degli impianti di perforazione negli Stati Uniti di Baker Hughes. Se la tendenza degli ultimi mesi dovesse confermarsi, probabilmente assisteremo a un ulteriore rallentamento dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti. Inoltre, la CFTC e l’ICE (NYSE:ICE) pubblicheranno gli ultimi report sul Commitment of Traders. L’andamento dei prezzi nell’ultima settimana suggerisce che gli speculatori dovrebbero aver ridotto le loro posizioni long nette sull’ICE Brent.
Metalli - Aumentano le scorte di zinco e piombo su garanzia
I dati recenti dell’LME mostrano che le scorte totali di piombo su garanzia sono aumentate di 1.075 tonnellate, raggiungendo le 41.225 tonnellate nella giornata di ieri, il massimo dal febbraio 2022. La maggior parte delle aggiunte proviene dai magazzini di Port Klang, in Malesia. Per quanto riguarda lo zinco, le scorte su garanzia sono aumentate di 2.625 tonnellate, raggiungendo le 68.350 tonnellate.
Agricoltura - L’IGC abbassa le stime sulla produzione di mais
Nel suo ultimo aggiornamento mensile, l’International Grains Council (IGC) ha abbassato le previsioni di produzione globale di mais per il 2023/24 da 1.217 a 1.211 tonnellate, mentre le previsioni di consumo sono state ridotte a 1.205 tonnellate da una precedente previsione di 1.211 tonnellate. L’indebolimento del consumo significa che le scorte finali di mais a livello mondiale dovrebbero aumentare da 272 a 276 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda il grano, il Consiglio ha rivisto al ribasso le stime sulle scorte finali globali da 271 a 264 milioni di tonnellate, nonostante un leggero aumento delle previsioni di produzione. La riduzione delle scorte è stata determinata dalle aspettative di una domanda più forte.
Le vendite nette settimanali all’esportazione dell’USDA per la settimana conclusasi il 22 giugno hanno mostrato una forte domanda di mais USA e grano, mentre le spedizioni della soia sono diminuite rispetto alla settimana precedente. Le spedizioni di mais degli Stati Uniti sono salite a 263,9 kt, rispetto alle 83,1 kt della settimana precedente e alle 208,1 kt di un anno fa. Allo stesso modo, le esportazioni di grano sono salite a 155,2 kt, più alte rispetto alle 123,9 kt registrate una settimana fa, ma più basse rispetto alle 496,7 kt di un anno fa. Infine, le spedizioni di soia si sono attestate a 244,4 kt, inferiori alle 626,3 kt di una settimana fa.
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