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Tori del gas naturale presi dal Ringraziamento, il mercato torna verso 3 dollari

Pubblicato 26.11.2020, 10:26
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 25.11.2020

Dalla minaccia di essere scagliati verso livelli inferiori a 2 dollari, i future del gas naturale stanno tornando verso il supporto chiave di 3 dollari, un simbolico ossequio allo spirito del Ringraziamento che ha spinto i tori del combustibile da riscaldamento a dire grazie ai sistemi meteorologici che stanno andando a loro favore.

Solo la scorsa settimana, il contratto del gas con scadenza il mese prossimo sull’Henry Hub a New York era crollato ai minimi di inizio ottobre di 2,53 dollari per mmBtu (milione di Btu metriche), in un selloff dovuto a settimane di clima insolitamente mite.

Natural Gas Daily

Grafico giornaliero gas naturale

 

Sebbene le temperature non abbiano del tutto fatto dietrofront ancora, le previsioni che indicano un chiaro ritorno a giorni più freddi nella prossima settimana hanno frenato la discesa del prezzo, spingendo il contratto a quasi 2,90 dollari in previsione di un aumento della domanda per il riscaldamento.

In effetti, parte della domanda è già filtrata sul mercato, in termini di ulteriori richieste di riscaldamento per la casa, durante la settimana terminata il 20 novembre, malgrado l’azione di prezzo avversa.

Un fronte freddo in una settimana ancora più mite del normale 

Il fatto che più persone abbiano acceso il riscaldamento, soprattutto in zone che si basano sul gas per gli impianti come il Nordest USA, probabilmente ha comportato una riduzione di 18 miliardi di piedi cubici delle scorte la scorsa settimana, concludono gli analisti in vista del report settimanale sulle scorte della Energy Information Administration atteso alle 10:30 ET (15:30 GMT) di questo mercoledì. Il report dell’EIA viene pubblicato con un giorno di anticipo per via della festa del Ringraziamento che si celebrerà negli Stati Uniti domani.

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Nella settimana precedente al 13 novembre, le scorte sono aumentate di 31 miliardi di piedi cubici, rispetto al calo di 15 miliardi stimato dagli analisti, con il clima più mite che ha comportato un minore utilizzo di gas per il riscaldamento.

Il clima della scorsa settimana è stato più caldo del normale, con 107 gradi giorno di riscaldamento (HDD) rispetto alla media trentennale di 125 sul periodo. Gli HDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è inferiore ai 65 gradi Fahrenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il riscaldamento di abitazioni e uffici.

Sebbene il calo previsto della scorsa settimana sia un sollievo per i tori del gas, dopo l’aumento della settimana prima, la riduzione comunque impallidisce rispetto a quella di 47 miliardi di piedi cubici della stessa settimana di un anno fa e della media quinquennale (2015-2019) di un calo di 37 miliardi sul periodo.

Dan Myers, dell’agenzia di consulenza sul rischio sul gas Gelber & Associates, con sede a Houston, ha scritto ai clienti ieri che le temperature scenderanno un po’ questa settimana e all’inizio della prossima, restando comunque in un pattern di clima più mite del previsto.

Ha scritto in una email Myers:

“Il caldo resterà la norma nelle previsioni meteo e limiterà la domanda dei prossimi giorni. Tuttavia, le aspettative per la domanda di riscaldamento addentrandoci nel mese di dicembre hanno fatto ulteriori passi avanti oggi, con previsioni di temperature inferiori alla norma dall’area centromeridionale all’Est nel giro di una settimana”.

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“In conseguenza delle aspettative di una maggiore domanda per il riscaldamento, le riduzioni delle scorte il prossimo mese sono state riviste al ribasso e appaiono più di supporto. Tuttavia, il mercato deve ancora elaborare le riduzioni ribassiste delle prossime settimane, mentre persiste il clima mite del resto di novembre”.

Gli HDD tornano vicino alla norma decennale 

Scott Shelton, broker dei future energetici di ICAP a Durham, Nord Carolina, la pensa in modo simile ed ha scritto ieri ai suoi clienti:

“Gli HDD … sono quasi tornati alla norma decennale, il che secondo molti trader è rialzista per via di un forte equilibrio scorte e domanda normalizzato dal clima. D’altra parte, la produzione continua a restare ostinatamente alta e sta sorprendendo molti, controbilanciando questo rialzismo”.

Il mercato si muoverà nella direzione delle previsioni meteo, che continuano a tendere verso il freddo, nonostante la durata delle previsioni resti in dubbio oltre (il periodo di giorni di) 11-15. I posizionamenti (degli hedge fund) restano piuttosto short, sebbene ci vorrà un rialzo sopra i 3 dollari a gennaio per farli uscire un po’ da queste short”.

Il gas del mese prossimo diventa “Buy” dal precedente “Strong Sell”

Ma torniamo al prezzo del gas. Con il contratto del mese prossimo sull’Henry Hub che si avvicina al supporto di 3 dollari, le previsioni tecniche giornaliere di Investing.com hanno, di conseguenza, adattato la stima sul contratto di riferimento a “Buy” da “Strong Sell” della settimana prima. La maggiore resistenza per il contratto sarebbe a 2,89 dollari.

Se il contratto dovesse invertire il trend tornando ribassista, allora la stima sul supporto sarà di 2,63 dollari.

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Come per tutte le proiezioni, vi invitiamo a seguire le stime ma mitigandole con i fondamentali (e con moderazione), quando possibile.

Buona fortuna e buon Ringraziamento.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Non possiede e non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

 

Ultimi commenti

ogni anno è così accade esattamente il contrario di ciò che dice
Barani..... e che te lo dico a fare....non ne azzecchi una
Non ci azzecchi mai nemmeno per errore!
Barani.... non ho parole!!!!!
se lui dice long è short di sicuro
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