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Nessuna bolla. Basta parlare dei magnifici 7, chi sono i magnifici europei?

Pubblicato 04.03.2024, 09:17
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Dal bottom di fine ottobre dello scorso anno, l’indice S&P 500 ha avuto una performance positiva di oltre 25%. E come ben sappiamo i mercati spesso si muovono velocemente, per cui i tempi per fare delle considerazioni sono molto brevi.

Quello che sicuramente possiamo apprezzare da tutto ciò e che nuovi massimi nell'azionario sono sinonimo di nuovi massimi futuri, ma a volte il mercato ha bisogno di una pausa fisiologica come un corridore che ha percorso moltissimi km in avanti, andando oltre il traguardo prefissato.

Quindi un ribasso prima o poi risulterebbe salutare, ma si tratta pur sempre di supposizioni, nessuno lo può prevedere anche se spesso ci ricordiamo più di questo che di andare oltre.

Se ci concentrassimo soltanto sulle correzioni (e non recessioni che segnano -20% oppure oltre)

2002 -14,7% - 100 giorni
2010 -16,0% - 70 giorni
2011 -19,4% - 150 giorni
2015 -13,3% - 100 giorni
2018 -10,2% - 12 giorni
2018 -19,8% - 95 giorni
2023 -10,3% - 85 giorni

Esaminando i cali dal 2000 2000 possiamo evidenziare che un ribasso (sano) medio è stato del -14,8%, della durata di 88 giorni dal picco ai minimi. Quindi i ritracciamenti si verificano anche durante i trend rialzisti, è importante prepararsi al fatto che sono una parte naturale del mercato azionario.

Detto ciò, spesso si sente parlare di bolla.
È interessante sentire adesso, da chi prima diceva (a fine ottobre 2023) che questo trend era solo un rally del mercato ribassista, che si tratta di una bolla.

Il discorso sulle bolle è stato spesso distorto, e dimentichiamo cosa significhi veramente una bolla: collasso completo e tecnicamente ce ne sono state pochissime.

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Se analizziamo i dati storici, dal 1974, l'S&P 500 quando ha generato rendimenti in un triennio almeno del 100%, quel picco si trattava di una bolla (1987 - 1999 - 2012 - 2021). Negli ultimi 3 anni, è stato solo del 30% circa, in linea con il rendimento medio generale. Di conseguenza, ciò dimostra che probabilmente non si tratta di una bolla.

Se confronti la bolla dot-com, a cui la maggior parte si riferisce o pensa quando parlano di bolle, con l’attuale mercato rialzista e la mania per l’intelligenza artificiale, puoi vedere che c'è molta strada da fare.


Bolla dot-com vs trend attuale

La tendenza è in linea con quella passata ma è molto presto, basta guardare il numero di giorni che dovrebbero ancora trascorrere. Negli anni novanta si verificarono guadagni enormi in società dot-com non redditizie, molte delle quali avevano prospettive di crescita allettanti ma nessuna base di utili praticabile o sostenibile. Oggi l’entusiasmo è concentrato nelle aziende più grandi, con utili prolifici e difendibili. Nvidia, Meta Platform, Apple (NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Tesla (NASDAQ:TSLA).

Secondo Goldman Sachs (NYSE:GS) negli USA è probabile che il settore tech rimanga ancora il vincitore a lungo termine, nello specifico i magnifici 7. Mentre per l'Europa, è più probabile che si tratti di una combinazione di alcuni settori che possa contribuire ai rendimenti positivi.

Si tratta dei magnifici europei, società con una solida crescita degli utili, una bassa volatilità, margini elevati e stabili, bilanci solidi e dividendi durevoli.

Utilizzando il Fair Value di Investing Pro, basato su diversi modelli finanziari riconosciuti e adattati alle caratteristiche specifiche delle aziende, andiamo ad analizzarle:

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- Roche - sottovalutazione - rialzo del +37%
- ASML (AS:ASML) - sopravvalutazione - ribasso del -17%
- Nestlé - sottovalutazione - rialzo del +12,5%
- Novartis (SIX:NOVN) - sottovalutazione - rialzo del +14,2%
- Novo Nordisk - sopravvalutazione - ribasso del -17,8%
- LVMH - sopravvalutazione - ribasso del -11,7%
- Sanofi (EPA:SASY) - sottovalutazione - rialzo del +23,7%

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Roche, società di assistenza sanitaria basata sulla ricerca, risulta essere sottovalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro del 37% ed a conferma sono le notizie sul profilo di rischio, infatti, ha un livello di salute finanziaria buono, con il punteggio di 3 su 5.


Roche vs competitor - settore

Approfondendo possiamo notare come il confronto con il mercato e competitor, considerando gli indicatori più conosciuti, che Roche vale oggi 3,1x il suo fatturato rispetto al 3,2x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a oltre 16 volte contro una media di settore del -0,6x, il che sta ad evidenziare la sua sopravvalutazione.

ASML, società produttore di attrezzature per la fabbricazione di chip, risulta essere sopravvalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro del 17% ma risulta rassicurante il profilo di rischio, ha un livello di salute finanziaria ottimo, con il punteggio di 4 su 5.


ASML vs competitor - settore

Confrontando il titolo con il mercato ed i competitor, abbiamo la conferma che ci aspettavamo, il titolo attualmente ha una valutazione potenzialmente sopravvalutata. Oggi vale oltre 12 volte il suo fatturato rispetto a 2,2x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a 44,8X contro una media di settore di 11,6x.

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Nestlé, società alimentare, di salute e benessere, risulta essere sottovalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro del 12,5% ma è negativo il basso profilo di rischio, infatti, ha un livello di salute finanziaria discreto, con il punteggio di 2 su 5.


Nestlè vs competitor - settore

Il confronto con il mercato e competitor vede il titolo a una valutazione potenzialmente sopravvalutata. Vale oltre 2,5 volte il suo fatturato rispetto allo 0,9x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a 21,6X contro una media di settore di 11,7x.

Novartis, specializzata nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di una gamma di prodotti farmaceutici, risulta essere sottovalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro del 14,2% ed il basso profilo di rischio è positivo, ha un livello di salute finanziaria ottimo, con il punteggio di 4 su 5.


Novartis vs competitor - settore

Approfondendo possiamo notare come il confronto con il mercato e competitor, considerando gli indicatori più conosciuti, che Novartis vale 4,5 volte il suo fatturato rispetto alle oltre 3 volte del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a 24,3x contro una media di settore del -0,6x, il che sta ad evidenziare una possibile sopravvalutazione.

Novo Nordisk, società che si occupa di scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici, risulta essere sopravvalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro del 17,8% ma risulta rassicurante il profilo di rischio, ha un livello di salute finanziaria ottimo, con il punteggio di 4 su 5.

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Novo Nordisk vs competitor - settore

Se consideriamo anche in questo caso gli indicatori più conosciuti, possiamo notare che Novo Nordisk vale oggi oltre 16 volte il suo fatturato rispetto alle 3,2x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a 45,4X contro una media di settore di -0,6x, il che sta ad evidenziare la sua estrema sopravvalutazione.

LVMH, un gruppo di lusso attivo in sei settori: Vini e Liquori, Moda e Pelletteria, Profumi e Cosmetici, Orologi e Gioielli, Vendita al Dettaglio Selettiva e Altre Attività. Risulta essere sopravvalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro dell'11,7% ma risulta rassicurante il profilo di rischio, ha un livello di salute finanziaria ottimo, con il punteggio di 4 su 5.


LVMH vs competitor - settore

Approfondendo possiamo notare come il confronto con il mercato e competitor, considerando gli indicatori più conosciuti, che LVMH vale 4,9 volte il suo fatturato rispetto all'1,0x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a 27,9x contro una media di settore di 10,1x, il che sta a conferma la sua sopravvalutazione.

Sanofi, società di assistenza sanitaria impegnata nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e commercializzazione di soluzioni terapeutiche, risulta essere sottovalutata secondo i modelli di investimento di Investing Pro del 23,7% ed il basso profilo di rischio è rassicurante, ha un livello di salute finanziaria ottimo, con il punteggio di 4 su 5.


Sanofi vs competitor - settore

Approfondendo possiamo notare come il confronto con il mercato e competitor, considerando gli indicatori più conosciuti, che Sanofi vale oggi 2,3x il suo fatturato rispetto al 3,2x del settore, e il rapporto Prezzo/utile a cui è scambiato il titolo è pari a oltre 19 volte contro una media di settore del -0,6x, il che sta a confermare la sottovalutazione.

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Concludendo, Novartis e Sanofi risultano avere una serie di punti di forza significativi, tra cui Fair Value medio, previsioni rialziste e punteggio della salute finanziaria, motivo per cui, i titoli potrebbero riservare soddisfazioni. Discorso diverso per Roche e Nestlé, nonostante il Fair Value risulta essere rialzista rispetto al prezzo attuale, si evidenzia uno stato finanziario discreto che ha portato i titoli ad una performance negativa a doppia cifra nell'ultimo anno. Arrivando a ASML, Novo Nordisk e LVMH che mostrano uno stato finanziario molto solido rispetto al resto con punti di forza ben definiti, e ciò sta dando fiducia agli investitori per la continuazione del trend rialzista in atto. Ma le previsioni al ribasso sono evidenti e potrebbero prima o poi presentarsi, visti i forti guadagni registrati nell'arco di un anno da primi due, +51,6% e +68,6%.

Alla prossima!

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

Ultimi commenti

nessuna bolla?? vedrai quando abbassano i tassi....
Confondi il termine bolla con ribassi.. non si escludono ribassi, si parla di altro
Si parla sempre dei precedenti, ma durante i precedenti l'economia globale basava anche sul consumo interno per restare a galla.Ora abbiamo tutto, il mercato interno è fermo e quello esterno è preda non certo nostra
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