Il periodo delle torte e dei dolci è arrivato e la carenza delle scorte dell’ingrediente fondamentale, lo zucchero, sta preoccupando i pasticceri statunitensi, regalando un dolce brivido ai trader long sulla materia prima.
Il Dipartimento per l’Agricoltura USA afferma che la produzione di zucchero è scesa significativamente nelle ultime settimane per via delle condizioni climatiche avverse nelle regioni della barbabietola da zucchero e dello zucchero di canna.
Secondo il report mondiale sulle stime sulle scorte agricole e sulla domanda pubblicato il 15 novembre, la produzione di zucchero è scesa di 572.000 tonnellate rispetto al mese prima.
E gli attuali timori per il clima potrebbero minacciare ulteriori riduzioni della produzione, dice l’USDA. Il dipartimento annuncerà nelle prossime settimane cosa intende fare per assicurarsi che ci siano scorte di zucchero adeguate negli Stati Uniti.
Il rialzo settimanale più lungo dal 2016
Avvertendo la stretta, i trader long sullo zucchero sull’ICE Futures USA hanno spinto su i prezzi nelle ultime cinque settimane, nel rialzo settimanale più lungo del mercato dalla metà del 2016.
E fino a ieri, in apertura di una nuova settimana di scambi, non c’è stato alcun segnale di una fine dell’impennata, con gli analisti che hanno stimato una domanda di zucchero più forte in vista del Ringraziamento di giovedì e delle feste di Hannukkah, Natale e Capodanno il mese prossimo.
I pasticceri come Susan Pratt di Cake Art a Salisbury, Maryland, nel frattempo, si preparano al peggio per la carenza di scorte.
Stretta sui prezzi per i pasticceri?
“Penso che ci colpirà innanzitutto dal punto di vista del prezzo”, avrebbe affermato Pratt.
“Immagino che i nostri prezzi saliranno in base alle scorte ed alla domanda. Ritengo che i nostri fornitori abbiano dei contatti per comprare questi elementi in stock, perché noi li compriamo in stock. Spero che non ne verremo colpiti tanto quanto probabilmente lo sarà la distribuzione”.
All’attestazione di ieri di circa 12,8 centesimi la libbra, lo zucchero greggio sull’ICE con consegna a marzo si avvia a segnare un rimbalzo del 2,7% su novembre. Il contratto di riferimento ha visto un’impennata del 4,7% ad ottobre, del 7% a settembre e del 6,6% sull’anno in corso.
“Strong Buy” sullo zucchero di marzo
Investing.com consiglia “Strong Buy” sullo zucchero di marzo nelle previsioni tecniche giornaliere, con una resistenza di fascia alta di 13,17 centesimi. All’attestazione di ieri, ciò consente al contratto di avere un potenziale rialzo di un altro 3%.
Eric Scoles, esperto di strategie per RJO Futures di Chicago, fa notare che l’impennata dello zucchero ha sopportato il selloff di settembre visto sui mercati energetici ed i minimi di quattro anni del real brasiliano.
Lo zucchero è il principale componente dell’etanolo, un biocarburante, mentre il Brasile è il principale produttore ed esportatore della materia prima e ne determina il prezzo internazionale.
Afferma Scoles:
“Lo zucchero ha un sacco di carburante per continuare l’impennata, supportato dai forti fondamentali. La mia analisi suggerisce che questo mercato potrebbe vedere un’attività entusiasmante ed impressionante nell’immediato futuro”.
Timori per la produzione, dall’India alla Tailandia agli Stati Uniti
Aggiunge Scoles:
“Le notizie indicano continuamente un deficit della produzione globale in aumento per il 2019/20 da parte di India, Tailandia, Europa ed ora anche gli Stati Uniti, dopo le recenti tempeste”.
Jack Scoville, analista dello zucchero per il Price Futures Group di Chicago, è d’accordo con le previsioni di un inasprimento delle scorte da parte di altri importanti centri di produzione come la Tailandia e l’India.
Scrive Scoville:
“L’India sta avendo condizioni di crescita relativamente buone ed ha scorte alte dello scorso anno. Tuttavia, le scorte apparentemente non si stanno muovendo e questo potrebbe essere dovuto a minori incentivi governativi per zuccherifici ed esportatori. Le notizie indicano che c’è poca offerta dall’India”.
“Anche la Tailandia potrebbe averne di meno quest’anno per via della riduzione delle aree di piantagione e delle piogge della stagione dei monsoni”.