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Titoli bancari di nuovo sotto assedio.

Pubblicato 18.02.2016, 18:00

In pesante ripiegamento il comparto bancario che torna al centro delle vendite.

A guidare i ribassi Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (MI:BMPS) (-10.10%) e Banca Carige SpA (MI:CRGI) (-9.50%), sempre in pole quando Piazza Affari si veste di rosso.

Brusca battuta d’arresto per Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) (-6.50%) che stava tentando di portarsi all’attacco della prima resistenza a 0,7300 euro. I corsi devono invece guardarsi dal rischio di scendere sotto quota 0,6425 euro, evento che li spingerebbe verso il primo target a 0,6000 euro.

Lettera anche su Credito Emiliano SpA(MI:EMBI) (MI:EMBI) (-5.80) che scende sotto il livello di guardia posizionato a 5,95 euro.Questa violazione potrebbe rispedire il titolo fino a 5,53 euro (primo target).Lo scenario migliorerà solo oltre 6,75 euro.

Netto e violento il ribasso per le quotazioni di Unicredit (MI:CRDI) (-5.50%) che si mantiene in prossimità del livello di guardia a 3,30 euro. I corsi dovranno mantenersi sopra questo supporto per alimentare le possibilità di una ripartenza a breve che li spinga nuovamente a contatto con la forte resistenza a 3,62 euro.

Si veste di rosso Banco Popolare(MI:BAPO) (MI:BAPO) (-5.50%) che però si mantiene al di sopra del sostegno chiave a 7,50 euro, la cui violazione spingerà i corsi fino a 6,85 euro.

Ubi Banca (MI:UBI)(-5.50%), ormai diventata l’ombra di Unicredit, cede alle vendite e si mantiene in prossimità del livello di guardia a 3,30 euro. Discese sotto questo livello anticiperebbero un nuovo test del supporto critico a 3 euro.Ancora lontana la prima resistenza significativa posizionata a 4,40 euro.

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Vendite anche su Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-4.90%) sceso al di sotto del supporto chiave a 2,46 euro e che si è spinto fino a 2,35 euro, ad un passo dal successivo sostegno di 2,34 euro. Ultimo livello capace di impedire ai corsi di andare a rivedere area 2,20 euro.

Limita le perdite Mediobanca(MI:MDBI) (MI:MDBI) (-2.90%) sfruttando il supporto a 6 euro; livello che avrà il gravoso compito di frenare ulteriori ribassi che proietterebbero il titolo fino a 5,85 e 5,74 euro (primi target).

Contiene le perdite Banca Mediolanum SpA (MI:BMED) (-1.10%); FinecoBank Banca Fineco SpA(MI:FBK) (MI:FBK) (-1.0%); Banca Sistema Spa (MI:BSTA) (-0.90%) e Banca IFIS SpA(MI:IF) (MI:IF) (-0.60%).

In controtendenza Banca Generali(MI:BGN) (MI:BGN) (MI:GASI) (+0.20%).

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