Intesa Sanpaolo (MI:ISP): i corsi dovranno affidarsi al sostegno posizionato in area 1.88 euro (sotto tale livello in chiusura di seduta probabili ulteriori affondi anche fino in area 1.81 euro in prima battuta). Primi segnali positivi oltre 2.12 euro in chiusura; per il breve/medio oltre i 2.28 euro in chiusura e con tenuta settimanale.
UniCredit (MI:CRDI): il successivo obiettivo è posizionato a 9.40 euro la cui rottura (in chiusura) potrebbe spingere i corsi verso 9.06 euro in prima battuta per poi proseguire verso i minimi storici. Primi e reali segnali di risveglio oltre 11.80 euro in chiusura e con tenuta settimanale.
Bper Banca (MI:EMII): la rottura del supporto strategico a 3.40 euro ha alimentato le vendite sul titolo bancario. I corsi sembrano ormai voler raggiungere i minimi storici a 2.87 euro. Primi segnali di ripresa oltre 3.88 euro in chiusura per il test a 4.10 e 4.52 euro in prima battuta (2° target area 4.77 euro).
Ubi Banca (MI:UBI): monitorare con attenzione il successivo sostegno in area 2.07 euro poichè la sua decisa violazione in chiusura potrebbe spianare la strada a nuovi affondi fino al primo target a 1.96 euro. Reali segnali di ripresa oltre i 2.60 euro con tenuta settimanale.
Banco Bpm (MI:BAMI): i corsi dovranno evitare di portarsi al di sotto di 1.60 euro per scongiurare un ritorno sui minimi storici a 1.52 euro. Chiusure di seduta al di sopra di 2.18 euro faranno scattare i primi segnali di ripresa (breve/medio periodo) e favorire una estensione sui 2.36 euro, resistenza decisiva per assistere ad una inversione dell’attuale tendenza.
FinecoBank (MI:FBK): monitorare quota 8.60 euro poichè la sua rottura in chiusura potrebbe proiettare i corsi in area 8.23 e successivamente a 7.91 euro. Primi e timidi segnali di ripresa oltre 10.24 euro in chiusura (con tenuta settimanale) per il test a 11 euro (resistenza strategica di medio periodo).